Oltre una tonnellata di scaglie di pangolino confiscate in Thailandia, il più grande sequestro degli ultimi 10 anni

Gigantesco sequestro di scaglie di pangolino in Thailandia dove è stato intercettato un camion con oltre una tonnellata di squame della specie animale più trafficata al mondo. Le autorità thailandesi stimano che questo sia stato il più grande degli ultimi 10 anni, un giro milionario sulla pelle del pangolino

Maxi sequestro in Thailandia dove funzionari e poliziotti hanno scoperto un gigantesco traffico illegale di scaglie di pangolino. Oltre una tonnellata di squame del mammifero più contrabbandato di sempre sono state sequestrate nei giorni scorsi in un’operazione condotta nella provincia nord-orientale di Kalasin con la cooperazione del Dipartimento statunitense U.S. Fish and Wildlife Service.

Un camion che transitava nell’area e diretto verso la provincia di Mukdahan è stato identificato dalle autorità e fermato per controlli. Al suo interno la macabra scoperta. 42 sacchi con all’interno 1400 kg di scaglie.

Più di 4000 pangolini sono stati macellati per una tale quantità. Orrore puro per una specie sull’orlo dell’estinzione. Il carico aveva come destinazione finale la Cina dove le scaglie continuano a essere utilizzate per fini terapeutici.

Sebbene nel 2020 la Cina aveva rimosso le scaglie da pangolino dall’elenco ufficiale dei componenti della medicina tradizionale cinese, la specie è ancora cacciata illegalmente. I sequestri ne sono la prova.

Il mercato nero delle sue scaglie, ma anche il commercio della carne considerata una prelibatezza, hanno fatto sì che il pangolino acquisisse il triste primato di specie animale più trafficata del Pianeta. Si stima infatti che più di un milione di pangolini siano stati prelevati dal loro habitat e finiti nelle mani dei contrabbandieri nell’ultimo decennio.

Il pangolino è una specie protetta in Thailandia ed è presente nell’elenco CITES, Appendice I. Il commercio e la detenzione di questo animale selvatico sono vietate. Nel Paese, come in altri Stati, proseguono gli sforzi di tutela di questa iconica specie.

A parere degli esperti questo sarebbe stato il più grande sequestro degli ultimi 10 anni per un valore stimato di 50 milioni di baht (1.3 milioni di euro), un record di cui la Thailandia avrebbe fatto volentieri a meno.

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Fonte: U.S. Embassy Bangkok/Facebook

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