L’incredibile viaggio di Benito, la giraffa più sola del mondo (dallo zoo alla speranza di una nuova vita)

La giraffa Benito è in viaggio verso una nuova destinazione, lontana dal freddo e dal recinto dello zoo in cui era reclusa. Il trasferimento sarà lungo e non facile. Si prevedono 50 ore, comprese le soste per controllare lo stato di salute dell'animale

Più di 3 anni e un’intera vita trascorsa lontano dalla sua madre e dalla sua casa in uno zoo di Ciudad Juárez, Messico, in condizioni terribili e inadeguate alla specie.

La giraffa Benito ha conosciuto solamente questo, soffrendo il freddo, ma adesso è in viaggio verso una nuova realtà.

Visitatori e animalisti avevano chiesto insistentemente il trasferimento dell’animale, preoccupati per la sua salute. Finalmente quel giorno è arrivato. Nelle ultimissime ore Benito è stato caricato in un container.

Il personale della Procuraduria Federal de Proteccion al Ambiente (Profepa), Africam Safari e altri enti ha effettuato gli ultimi controlli per assicurarsi che Benito potesse affrontare lo spostamento. La giraffa sembrava a suo agio.

Arrivato l’okay, il trasporto speciale è partito.

Un lunghissimo percorso attende la giraffa Benito. Ci vorranno circa 50 ore comprese le soste, secondo quanto riportato da fonti messicane, prima che l’animale possa raggiungere un parco per la conservazione della fauna selvatica situato a Puebla, sempre in Messico.

La speranza è che qui Benito possa trovare un clima più adatto e possa trascorrere anni più sereni ricevendo cure adeguate. Tantissime persone sono accorse per salutare per l’ultima volta Benito, augurando alla giraffa un grosso in bocca al lupo lontano da Juarez.

La storia di Benito

La storia di Benito inizia nel nel maggio 2023 quando la giraffa venne affidata a uno zoo di Ciudad Juárez. In questo luogo a confine con gli Stati Uniti l’inverno è famoso per essere molto rigido con temperature a cui animali come le giraffe non sono affatto abituati.

Benito rischiava di morire congelato nel recinto in cui era recluso, dove, secondo le denunce, viveva in uno stato di incuria. Gli animalisti avevano perciò lanciato una petizione e creato la pagina Salvemos a Benito.

Prima di lui, un’altra giraffa era stata imprigionata a Ciudad Juárez per 20 anni. Il suo nome era Modesto. Non essendo riuscite a riscattare Modesto, le associazioni volevano un lieto fine per Benito. Si augurano ora di averglielo concesso.

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Fonte: Africam Safari/Facebook

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