Inaugurata una statua in memoria del tricheco Freya, abbattuto nel fiordo di Oslo perché ritenuto pericoloso

Una statua per ricordare Freya, il tricheco a cui le autorità norvegesi hanno tolto la vita perché ritenuto un pericolo per l'incolumità delle persone, è stata svelata nel porto del fiordo di Oslo. Qui Freya ha trascorso le sue ultime ore prima di essere abbattuto tramite eutanasia

È stata mostrata da pochissimo ai norvegesi una scultura in bronzo in ricordo di Freya, il tricheco di 600 kg del fiordo di Oslo, ucciso la scorsa estate perché ritenuto pericoloso per l’incolumità pubblica. Ora Freya è tornato nella banchina del porto norvegese dove era solito mostrarsi e la sua statua ricorderà a tutti la sua storia e la fine che nessuno avrebbe mai voluto per lui. 

Il tricheco era divenuto un’attrazione turistica e malgrado le raccomandazioni da parte delle autorità norvegesi, le persone continuavano a offrirgli del cibo e si avvicinavano all’animale selvatico in cerca di un selfie con tutti i rischi di queste pratiche scorrette. Freya è stato così abbattuto nell’agosto del 2022 tramite eutanasia.

La sua inaccettabile morte aveva scatenato polemiche fuori e dentro il Paese. A seguito del tristissimo accaduto era stata lanciata una raccolta fondi privata per la realizzazione di una scultura che ritraesse Freya, rendendo omaggio al tricheco di Oslo.

Adesso la statua è pronta, disegnata dallo scultore Astri Tonoian, ed è stata collocata nel porto di Kongen, nel punto in cui Freya è stato avvistato per l’ultima volta e morto per mano dell’uomo. Qualcuno ha disposto una rosa rossa davanti all’opera commemorativa.

L’associazione animalista norvegese Noah e la biologa Rune Aae, che avevano seguito Freya proponendo soluzioni alternative all’abbattimento del tricheco, hanno tenuto un discorso all’inaugurazione della scultura affinché nessuno possa dimenticare quanto verificatosi e commettere nuovamente questi errori.

Che questa statua possa far riflettere su tutte le volte in cui la natura viene schiacciata dall’essere umana e giustiziata perché d’intralcio. Che Freya e tutti gli altri animali andati incontro allo stesso destino possano essere ricordati.

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Fonte: NOAH/Facebook

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