Gli orsi hanno vagato storditi in Siberia per il caldo anomalo dell’autunno (che non li ha fatti ibernare)

A novembre in alcune regioni della Siberia sono state registrate temperature anomale che hanno disturbato l'ibernazione degli orsi bruni. Ad annunciarlo il Dipartimento della fauna selvatica, che ha dato notizia di esemplari storditi, prevalentemente orsi maschi

Gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti: eventi metereologici estremi, aumento delle temperature, rischi per la salute umana e per la biodiversità. In Siberia, ad esempio, l’autunno è stato caratterizzato finora da temperature anomale e gli orsi bruni stanno avendo difficoltà a ibernare.

Con l’arrivo dell’autunno, gli orsi fanno scorte di cibo accumulando grandi riserve di grasso. Ciò permetterà loro di affrontare i mesi freddi in una sorta di semi-letargo. Scelgono caverne e tane dove riposare quando le funzioni vitali si riducono al minimo. Occasionalmente si allontanano da questi spazi.

Nella regione di Amur, nella Siberia orientale gli orsi stanno vagando però storditi. Si tratterebbe in particolare di esemplari maschi secondo le notizie diffuse dai funzionari del Dipartimento per la protezione della fauna selvatica in un post Telegram.

Ciò che impedisce loro di andare finalmente a letto è la temperatura dell’aria “indecentemente” alta per i loro gusti. Tuttavia, le femmine con cuccioli non hanno questo problema. Le madri portavano le loro covate pelose nelle loro tane rispettando rigorosamente il programma: alla fine di ottobre. E nessuna anomalia meteorologica li preoccupa” ha scritto il Dipartimento.

Sarebbero quindi i maschi a essere “mezzi addormentati” mentre femmine e cuccioli si atterrebbero ai ritmi dell’ibernazione.

Intorno al 20 novembre, come riportato anche da fonti locali, le temperature nella regione dell’Amur erano sopra lo zero. A fine mese si è verificato invece un calo netto, in linea con i precedenti autunni e con le altre zone siberiane già sotto lo zero da parecchio.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’alterazione del clima e le attività umane hanno un impatto allarmante sul lungo sonno degli animali selvatici. Anche i ricci si svegliano dal letargo per via del caldo, come accaduto a inizio anno in Germania.

Quanto agli orsi, oltre allo stravolgimento delle loro abitudini, vi è anche il rischio che le femmine possano abbandonare i loro piccoli se disturbate. È un rischio che si corre in ogni area caratterizzata dalla presenza dei plantigradi.

Proprio in Siberia, diversi anni fa, i quotidiani raccontavano già di appassionati di quod e altri motivi che spaventavano bruni nelle foreste, ostacolando il loro sonno.

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Fonte: Охотуправления Амурской области/Telegram

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