Addio Cholita, l’orsa con le dita mozzate torturata dai circensi non c’è più

Ci ha lasciato Cholita, l'orsa che ha passato 20 anni della sua vita in gabbia prima in un circo e poi in uno zoo per poi essere tratta in salvo da una associazione in difesa dei diritti degli animali ed essere trasferita in un santuario

L’orsa Cholita non c’è più. Probabilmente vi ricorderete di lei, aveva passato 20 anni subendo abusi e maltrattamenti che non possiamo nemmeno immaginare. Sequestrata da un circo e spostata in uno zoo.

Le sue dita erano state mozzate dai circensi, i suoi denti spaccati così che non potesse difendersi, aveva perso il pelo per lo stress, venendo sballottolata in Perù da un villaggio all’altro. Di orso aveva solamente il nome.

Quanti soprusi hai dovuto sopportare, quante torture i tuoi occhi e la tua pelle hanno conosciuto. L’associazione Animal Defenders International ha fatto l’impossibile per ottenere la sua custodia e dopo tutta una serie di ostacoli burocratici era riuscita a trasferire Cholita nel santuario di Taricaya, immerso nella foresta pluviale peruviana.

Il viaggio tra le Ande è stato difficilissimo per via delle condizioni di salute dell’orsa. Poi finalmente quella libertà per la quale ha dovuto aspettare anni e anni in sofferenza. Il suo straziante passato era divenuto la denuncia degli orrori e dei crimini di cui solo l’essere umano è capace di macchiarsi e allo stesso tempo uno straordinario esempio di resilienza.

Nel santuario di Taricaya il team di ADI ha ricreato un habitat sicuro per Cholita. Qui ha vissuto 8 anni splendidi rilassandosi sulle amache, gustando frutta fresca e riscoprendo la natura.

Quando è stata rilasciata nella foresta Cholita si è inginocchiata e ha leccato il terreno. Ha esplorato, raccolto e assaggiato le foglie, si è alzata sulle zampe posteriori per vedere la foresta, ha guardato le farfalle. Era a casa, ricorda l’ONG.

Questa è l’unica consolazione, sapere che ha trascorso 8 anni tra i suoi alberi senza nessuno che potesse farle più del male.

L’essere umano ha rubato così tanto della sua vita, ma lei ha assaporato ogni momento dei suoi otto anni di relativa libertà”

È morta nella sua casa nella foresta all’età di 33 anni all’inizio di gennaio. La sua storia rimarrà una fonte di ispirazione per continuare a lottare per il benessere degli animali.

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Fonte: Animal Defenders International/Facebook

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