Scrofa violentata da un operatore: gli abusi che non immagini negli allevamenti intensivi

Una scena terrificante è stata catturata da una telecamera nascosta in un allevamento di suini: un operatore ha abusato sessualmente di una scrofa a fine turno. L'investigazione condotta da una associazione animalista ha denunciato l'accaduto, mostrando tutto l'orrore degli allevamenti

Gli allevamenti intensivi sono molto di più di quanto d’infernale possa esistere sulla faccia della Terra. Se si pensa che in quei capannoni l’orrore possa avere un limite già inaccettabili tra animali presi a calci, privati dei loro piccoli, trascinati moribondi verso il macello, non è così.

Gli animali subiscono ogni genere di abuso, anche sessuale. Una scrofa è stata violentata da un operatore mentre si trovava nella gabbia di gestazione, incapace di persino di girarsi su se stessa.

Il tutto è stato ripreso dalle telecamere nascoste installate dagli investigatori dell’organizzazione FPI, Farm Transparency Project, in un allevamento dello Stato del Victoria, Australia.

Parti del video sono state condivide nella rete e sui social network per aprire gli occhi al mondo intero mostrando cosa accade all’interno di questi luoghi di tortura e quanto dolore soffocato patiscano gli animali.

Le immagini fanno accapponare la pelle, turbano. Documentano l’operatore mentre, dopo l’inseminazione artificiale della scrofa, torna da lei a fine turno. Quando le luci si spengono e le porte di chiudono, l’uomo si avvicina alla scrofa, la tocca, si abbassa i pantaloni e la penetra.

Vorremmo non doverlo condividere. Vorremmo che non fosse mai successo. Ciò che questa scrofa ha subito sono le azioni di un individuo profondamente disturbato, ma poteva solo accadere a causa di condizioni inerenti all’industria australiana della carne suina” ha scritto l’associazione FTP.

Chi ha lavorato anche un solo giorno sotto copertura negli allevamenti di bovini, suini, polli o nei macelli ha raccontato di aver vissuto l’esperienza più brutta della propria vita. È traumatizzante assistere costantemente ad animali maltrattati ed essere artefici di quelle crudeltà.

Si diventa matti, ma questa non può essere una giustificazione. Il soggetto è stato segnalato immediatamente e arrestato. Al momento sarebbe in attesa di giudizio secondo quando riferito da FTP.

Mediante investigazioni, FTP e tantissime altre associazioni internazionali per i diritti degli animali continuano a denunciare l’insostenibile settore dell’allevamento e a dare voce alla sofferenza animale.

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Fonte: dominionmovement/Instagram

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