Trascinati con forza, spinte e percosse: ti svelo cosa accade agli animali in viaggio sui camion della morte

Nuovo report svela tutte le irregolarità e le problematiche di benessere animale del trasporto di animali vivi a lunga distanza nei Paesi comunitari e fuori dai confini UE. Sofferenza, dolore, stress, viaggi che possono durare anche fino a 3 settimane. Non abbiamo idea di cosa patiscano gli animali, allevati e trasferiti verso i mattatoi di tutto il mondo

Vengono trascinati con forza, spinti con percosse e caricati sui camion della morte, come tutti i loro simili, per affrontare viaggi estenuanti in condizioni indicibili e venire macellati nei mattatoi di altri Paesi. Questa è solamente una piccola parte di ciò che i trasporti di animali vivi a lunga distanza prevedono.

Ma l’orrore non ha mai fine e un nuovo report condotto dalle associazioni internazionali Compassion in World Farming e Eurogroup for Animals ha svelato il mancato rispetto dei criteri di benessere animale e dettagli sempre più sconcertanti, che mettono in luce l’infinita sofferenza patita dagli animali.

Il rapporto, dal titolo A data dump of suffering: the EU’s long-distance trade in farm animals exposed, è stato redatto consultando documenti europei inediti inerenti il trasporto a lunga distanza di 180.000 partite di bovini, suini, ovini e altri animali allevati per le loro carni, da ottobre 2021 ad aprile 2023.

I trasporti erano diretti sia verso Paesi UE che al di fuori dei confini comunitari. Tra gli Stati interessati vi è anche l’Italia, che nel suddetto periodo di tempo ha importato per l’esattezza 1.094.716 pecore e agnelli prevalentemente da Romania, Ungheria e Spagna.

trasporto agnelli

@Animal Welfare Foundation

In prossimità delle feste, la carne ovina è molto richiesta dagli italiani e poiché il settore tricolore non riesce a soddisfare la domanda deve acquistare bestiame dall’estero dopo un periodo di ingrasso e macellarlo sul territorio nazionale all’arrivo.

Ma per spedire capi su capi in questi viaggi allucinanti si commettono gravi irregolarità. Nel caso specifico dei trasporti di ovini verso l’Italia, oltre un terzo di questi ovini erano agnelli ancora non svezzati e quindi strappati dalle loro madri e privati del necessario nutrimento.

trasporto animali vivi

@Animal Welfare Foundation

In uno dei controlli eseguiti, 700 agnelli erano stipati in un camion di 4 piani dove il sovraffollamento impediva agli animali qualunque movimento. Lo spazio era così insufficiente che le loro teste toccavano il soffitto.

Riuscite a immaginare un viaggio così? Per 10, 20, ma anche 30 ore? Migliaia di animali hanno sperimentato anche di peggio, in trasferimenti durati fino a tre settimane con destinazione finale Kazakistan, Armenia, Georgia, ma anche Brasile, Thailandia e Nigeria per i suini esportati da Francia, Paesi Bassi e Danimarca.

trasporto maiali

©Compassion in World Farming

Tutto ciò è riportato nei documenti ufficiali, che tuttavia a volte risultano incompleti poiché sottostimano la lunghezza effettiva dei trasporti.

Il nostro nuovo report svela alcune problematiche profondamente preoccupanti, tra cui il fatto che i dati ufficiali sono incompleti, imprecisi e sottostimano ampiamente l’entità del commercio a lunga distanza di animali vivi nell’UE, e la sofferenza che questo causa agli animali. Sebbene sapessimo che milioni di animali sono costretti ogni anno a viaggi crudeli ed evitabili in nome del profitto, questa relazione dimostra che la situazione è di gran lunga peggiore di quanto temessimo. L’UE deve affrontare il problema con urgenza, vietando l’esportazione di animali vivi verso Paesi terzi e introducendo nuove e più severe leggi per proteggere il loro benessere durante il trasporto tra gli Stati membri dell’UE e al loro interno” ha dichiarato Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia.

Quando pensiamo al trasporto di animali vivi, immaginiamo le sorti di bovini, ovini, giovenche, ma anche i pesci vengono sottoposti a spostamenti, digiuni forzati nei Paesi membri della Comunità europea. 54.000 tonnellate di pesci vivi sarebbero stati trasportati nel 2019 in UE secondo le stime.

I dati sono impressionanti e rendono evidente un urgente divieto di esportazione di animali vivi verso i Paesi extra-UE oltre che controlli più rigorosi a livello europeo.

L’immensa portata della sofferenza che questa indagine ha svelato non può essere ignorata: la Commissione europea deve presentare una normativa più ambiziosa” ha dichiarato Reineke Hameleers, CEO di Eurogroup for Animals.

Non possiamo far finta di niente, tutto questo orrore avviene sotto i nostri occhi e a pagarne con il dolore sono gli animali.

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Fonte: CIWF

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