Torturate con l’alimentazione forzata: l’agonia di oche e anatre negli allevamenti per la produzione di foie gras

Cosa si nasconde dietro la produzione del foie gras tramite alimentazione forzata? Nuove indagini svelano (ancora una volta) l'orrore di questo controverso alimento che continua a essere importato in troppi Paesi. Serve un divieto che metta fine a questa crudeltà

Immaginate di avere un tubo metallico conficcato in gola che vi nutre forzatamente fino all’inverosimile mentre siete impossibilitati dal muovervi, dal ribellarvi, rinchiusi in gabbie minuscole. Si scrive foie gras, si legge crudeltà e acuta sofferenza per milioni di oche e anatre, ingozzate allo sfinimento per il loro fegato.

La produzione del foie gras, considerato una prelibatezza nel mondo culinario, continua a essere oggetto di accaniti dibattiti poiché agghiacciante e barbarica. Lo dimostrano le inchieste sull’alimentazione forzata condotte negli allevamenti.

Le nuove immagini provenienti Francia fanno rabbrividire. A diffonderle è Animal Equality in indagini sotto copertura. L’associazione in difesa dei diritti degli animali ha documentato gli ultimi giorni di vita delle anatre prima della macellazione.

foie gras

@Aitor Garmendia -Animal Equality

Per ottenere il foie gras, ad anatre e oche vengono somministrate quantità gigantesche di mangime tramite tubi metallici, con il rischio di lesioni e soffocamento. Si parla di 200 ai 400 grammi al giorno in un’operazione definita gavage ossia alimentazione forzata, che ha l’obiettivo di far ingrassare il fegato degli animali.

foie gras

@Aitor Garmendia -Animal Equality

Anatre e oche passano così dai 4 ai 7 kg e il loro fegato diviene 7-10 volte più pesante del normale. Una volta macellate, l’organo estratto pesa tra i 550 e i 700 grammi poiché affetto da steatosi epatica, condizione dovuta all’accumulo eccessivo di grasso intorno al cellule del fegato.

Malgrado contestata da veterinari e dalle organizzazioni di tutela animale, il foie gras continua a essere prodotto sul territorio europeo. Nel 2022 il Parlamento UE aveva addirittura dichiarato l’industria del foie gras in linea con i criteri di benessere animale. 

foie gras

@Aitor Garmendia -Animal Equality

Tutto ciò è semplicemente scandaloso, ma grazie all’impegno degli attivisti diverse nazioni hanno scelto di vietare questa orribile pratica. Nelle Fiandre, ad esempio, l’ultimo allevamento ha chiuso i battenti a inizio anno, per sempre.

Controversa è la posizione del Regno Unito e dell’Italia, dove la produzione di foie gras tramite alimentazione forzata è vietata rispettivamente dal 2006 e dal 2007. Tuttavia sia in UK che nel nostro Paese si continua a importare questo terribile alimento.

Anche le star di After Life Ricky Gervais e Peter Egan sono scese in strada per protestare contro l’importazione del foie gras, una causa che sentono molto in prima persona.

Serve un divieto europeo che metta al bando definitivamente l’alimentazione forzata perché una simile produzione è distante anni luce dal benessere animale. Lo chiedono anche i cittadini europei, che si augurano un maggiore tutelata degli animali di allevamento. Basta foie gras!

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Fonte: Animal Equality

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