Gli animalisti continuano a manifestare in Spagna e fuori dal Paese contro l'apertura del primo allevamento di polpi del mondo, un progetto folle e incompatibile con gli obiettivi di salvaguardia ambientale e di benessere animale. Le associazioni chiedono l'appoggio dei ministri europei per fermare l'avvio di questa fabbrica della morte

@AnimaNaturalis/Twitter
Non si fermano le proteste contro l’apertura del primo maxi allevamento di polpi del mondo a Las Palmas, Gran Canaria, dove è già in corso la fase di sperimentazione per dare il via al disumano progetto. In questa fabbrica di polpi si potrebbero produrre annualmente 3.000 tonnellate di carne di cefalopodo, ma a quale prezzo?
Animali confinati in vasche affollatissime, alterazioni dei ritmi naturali per aumentarne la riproduzione, tecniche di macellazione mostruose che per esseri così intelligenti come i polpi significano solo una cosa: sofferenza inaudita.
La comunità scientifica si è da subito dichiara titubante su questa forma estrema di allevamento. In diversi report sono state esposte tutte le preoccupazioni circa le considerazioni etiche su alcune mostruose pratiche e gli allarmanti impatti ambientali.
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Da tempo animalisti e associazioni di tutela animale di ogni Paese manifestano contro questo diabolico piano. Petizioni, sit-in davanti alle ambasciate spagnole, dimostrazioni pubbliche per tenere alta l’attenzione sul tema. A maggio i rappresentanti di PACMA Madrid, Partito Animalista Contro il Maltrattamento degli Animali spagnolo, ha manifestato e informato i cittadini della capitale.
Ayer nuestra candidata q la Comunidad de Madrid, Asunción Estévez, con activistas de PACMA en la concentración…
Posted by PACMA Madrid on Monday, May 22, 2023
Lo scorso 28 luglio, proprio a Las Palmas, davanti all’Auditorio Alfredo Kraus, gli animalisti si sono dati appuntamento per far sentire la propria voce. Il 28 luglio si è tenuto in città l’incontro del Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” (EPSCO) dell’Unione europea.
Gli attivisti di AnimaNaturalis, Eurogroup for Animals, Acción Océanos e Raíces & Brotes dell’Instituto Jane Goodall hanno protestato chiedendo l’appoggio dei ministri europei per ostacolare l’avvio dell’allevamento sulle coste dell’isola.
Al meeting hanno preso parte i rappresentanti della sanità di diversi Paese e anche l’ex ministro della Salute Carolina Darias, attuale sindaca di Las Palmas, per discutere dell’approccio “One Health” circa la prevenzione di problematiche di salute negli Stati comunitari.
È compito dei responsabili della nostra salute affrontare i rischi che la comunità scientifica ha già evidenziato e ancora di più se la proposta per affrontare questi problemi è olistica, come propone One Health. Distogliere lo sguardo da ciò che si sta costruendo nel cortile della riunione EPSCO non risolve il problema e crediamo che potrebbe essere negligente non affrontare il benessere degli animali dei polpi, il deterioramento ecologico e i rischi per la salute che questa fattoria può produrre” ha commentato Cristina Ibáñez, coordinatrice di AnimaNaturalis.
⛔ ¡STOP GRANJA DE PULPOS!
✊️ Hoy estamos en Las Palmas de Gran Canaria para apoyar https://t.co/rYObQC5lvw
¡NO a la primera macrogranja de pulpos del mundo! 🇪🇸🐙 pic.twitter.com/qvZfOZC92H
— AnimaNaturalis (@AnimaNaturalis) July 28, 2023
Allevare polpi nel primo mega allevamento intensivo di questa specie è incompatibile con i piani di sviluppo europei per la tutela dell’ecosistema e con il benessere animale. L’apertura dell’allevamento va fermata.
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Fonte: Animal Naturalis
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