Agnelli trasportati in condizioni così terribili da essere abbattuti per la troppa sofferenza a Bologna

Scia di sangue sulle strade dell'Emilia-Romagna: abbattuti alcuni agnelli provenienti dalla Romania e costretti a viaggiare in un camion affollatissimo. La decisione estrema è stata presa dalle autorità sanitarie a causa delle indicibili sofferenze provate dagli animali

Le festività pasquali sono ormai alle porte e, puntualmente, per decine di migliaia di agnelli è ricominciato l’inferno. In nome di una crudele tradizione, questi animali sono costretti ad affrontare viaggi lunghissimi, stipati dentro i camion, per poi finire al macello. Molti di quelli che portiamo sulle nostre tavole arrivano dai Paesi dell’Est Europa e muoiono ancora prima di essere uccisi per le condizioni disumane a cui sono sottoposte.

Proprio ieri si è consumato un episodio tanto grave quanto triste sulle strade dell’Emilia-Romagna. Qui sono entrati in azione gli attivisti dell’associazione Essere Animali, che in questo periodo hanno attivato i controlli su strada – a partire da Gorizia – per verificare le condizioni degli animali e documentare le eventuali violazioni.

trasporto agnelli

@Essere Animali

Grazie al loro intervento all’altezza di Altedo (Bologna) è stato fermato un camion, che trasportava centinaia di agnelli provenienti dalla Romania. A causa di una serie di evidenti problematiche, il team ha subito allertato le autorità che sono intervenute insieme ai veterinari della ASL locale. E ciò che è stato scoperto è a dir poco disumano. I poveri agnelli erano rinchiusi su un mezzo estremamente affollato, contenente oltre 200 esemplari in più rispetto al carico previsto. Sul camion lo spazio era praticamente inesistente tanto da spingere gli animali a calpestarsi fra loro e a ferirsi.

Tre di questi non erano più in grado di proseguire il viaggio perché troppo sofferenti, così le autorità sanitarie hanno deciso di optare per l’abbattimento sul posto.

“Uno degli agnelli era rimasto incastrato con una delle zampe nelle partizioni del camion durante le fasi di carico alla partenza: si tratta di un fatto molto grave, su cui il trasportatore non ha vigilato adeguatamente e che dopo 14 ore di viaggio ha concorso alla tragica fine dell’animale” raccontano gli attivisti.

agnelli

@Essere Animali

Per il trasporatore è poi scattata una multa per la violazione delle disposizioni del Regolamento europeo 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate. In particolare, le sanzioni sono state emesse per la presenza di animali che presentavano lesioni o problemi fisiologici ovvero patologie, per l’utilizzo di un mezzo non idoneo e non in grado di evitare lesioni o sofferenze, oltre che per il sovraffollamento.

“Si tratta di una notizia scioccante, che dimostra ancora una volta quanto il trasporto di animali vivi sia una pratica da superare e quanto sia importante rivedere al rialzo e in maniera ambiziosa le norme che dovrebbero tutelare gli animali durante i viaggi” commentano con l’amaro in bocca gli attivisti di Essere Animali.

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Fermiamo il trasporto di animali vivi!

A livello europeo, l’Italia si distingue per essere il primo importatore di agnelli vivi, seguita da Francia e Grecia. Secondo quanto riportato dall’Istat e dall’Eurostat Comext, nel 2022 su un totale di 2.199.832 agnelli macellati nel nostro Paese ben 653.303 animali provenivano dall’estero, principalmente da Ungheria e Romania.

Ad andare incontro ad una fine brutale sono spesso esemplari non ancora svezzati, strappati con crudeltà alle loro madri quando hanno ancora qualche settimana di vita. Prima di essere uccisi sono costretti a sopportare viaggi spaventosi, dalla durata anche di 30 ore, dentro camion caldi e affollatissimi, lasciati senza cibo né acqua.

Rinnoviamo il nostro appello al Governo italiano affinché non chiuda gli occhi di fronte a questi episodi e faccia la propria parte per risolvere il problema alla radice. Ben vengano controlli più serrati, come richiesto anche dal Ministero della Salute in una recente nota emanata alcuni giorni fa.

Ma essendo la Commissione europea attualmente impegnata in una revisione completa delle leggi in materia di protezione degli animali, è fondamentale che l’Italia sostenga cambiamenti concreti e più forti a difesa del benessere degli animali trasportati, come il divieto di trasporto di animali vivi su lunghe distanze e di animali non svezzati – sottolinea Chiara Caprio, Responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali. – Oggi, nella migliore delle ipotesi, riusciamo a far emettere sanzioni nei confronti dei trasportatori che violano una legge antiquata che non protegge concretamente gli animali. Domani vogliamo che questi camion non partano più”.

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Fonte: Essere Animali

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