Nel silenzio generale, si rischia una strage per il treno deragliato in Ohio e lo sversamento di sostanze tossiche (e cancerogene)

Centinaia di persone alle prese con nausea e cefalea, moria di pesci e anfibi: la cittadina di East Palestine sta vivendo un incubo provocato dal deragliamento di un treno carico di sostanze tossiche e cancerogene, ma c'è chi continua a sottovalutare la catastrofe ambientale...

Sono trascorse tre settimane dallo spaventoso deragliamento di un treno (in cui per fortuna nessuno è rimasto ferito) avvenuto a East Palestine, nell’Ohio (Usa). No, non si è trattato di un semplice incidente, ma di un disastro che sta continuando ad avere conseguenze terribili, anche se la maggior parte dei giornali ha perso interesse nei confronti della notizia. Gli abitanti della piccola cittadina che sorge a circa 80 chilometri a nord-ovest di Pittsburgh temono gli effetti sulla loro salute, tanto da definirla una nuova “Chernobyl”, e si sentono abbandonati dalle autorità.

Il motivo? Il treno, gestito dalla compagnia Norfolk Southern, trasportava sostanze chimiche e materiali combustibili, fra cui circa 437mila litri cloruro di vinile (CVM), un gas infiammabile tossico, associato all’insorgenza di tumori al fegato. L’episodio risale al 3 febbraio, quando un terzo dei 150 vagoni  vagoni sono usciti dai binari lungo il percorso da Madison (Illinois) a Conway (Pennsylvania). A seguito del deragliamento è scoppiato un gigantesco incendio, il cui denso fumo nero – carico di acido cloridrico e fosgene – ha avvolto East Palestine.

Per domare le fiamme i Vigili del Fuoco hanno impiegato diversi giorni, mentre i cittadini hanno iniziato a lamentare sintomi come cefalea e nausea. L’aria è rimasta a lungo avvelenata: la popolazione ha raccontato di aver avvertito un odore molto forte, simile a quello della gomma bruciata misto all’acetone per unghie.

Ma qual è stata la causa dell’incidente? Al momento stanno ancora facendo chiarezza gli agenti del National Transportation Safety Board, ma dagli accertamenti preliminari non è emerso alcun problema tecnico o errore umano; quanto accaduto sembrerebbe legato a una serie di regole di sicurezza poco adeguate.

Moria di animali e acque avvelenate

Ciò che è certo è che si tratta di un disastro ambientale di grande portata. Dopo il deragliamento a circa 1500 residenti le autorità hanno chiesto a circa 1500 residenti di abbandonare case, scuole e uffici. Qualche giorno dopo, però, l’allarme è rientrato a seguito dei test sulla qualità dell’aria, da cui è emerso che la quantità di sostanze contaminanti era al di sotto dei valori limite. Questo, però, non è servito a rassicurare la popolazione che nel frattempo è stata invitata a far rientro nelle abitazioni.

E nel frattempo migliaia di animali sono morti entro nei corsi d’acqua entro unraggio di 8 km dal luogo dell’incidente. L’ultimo bilancio, risalente a è drammatico: il Dipartimento delle risorse naturali dell’Ohio parla di una moria di ben 45mila esemplari, in particolare piccoli pesci, gamberi e anfibi.

La bonifica dei territori contaminati è già iniziata, ma per il ripristino degli ecosistemi e delle riserve idriche ci vorrà parecchio tempo. Ad occuparsi del pagamento dei lavoro è la società Norfolk Southern, contro cui diversi cittadini hanno intentato cause legali.

“Pagherà per ripulire il caos che hanno creato e per il trauma che hanno inflitto a questa comunità” ha annunciato l’Environmental Protection Agency (EPA), incaricata della protezione ambientale e della salute umana dei territori degli Usa.

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Fonti: EPA/Ohio Department of Natural Resources 

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