Stop all’ormeggio selvaggio: la petizione per salvare l’ecosistema Torre Campese e Baia all’Isola del Giglio

Finora era un brulichio di piccole imbarcazioni, angoli di mare lasciati al sopruso di barchini e gitanti della domenica. Quest’estate, invece, l’intervento della Guardia Costiera ha fatto sì che sul mare del Campese, all’Isola del Giglio, valesse per la prima volta da decenni la legge del demanio marittimo, sgombrando quasi 200 imbarcazioni

Qui, sulla spiaggia del Campese all’Isola del Giglio, attorno alla Torre seicentesca – una delle più belle torri costiere del litorale toscano – c’è sempre stato un piccolo approdo turistico per le imbarcazioni di turisti e pescatori, con una serie di chioschi e chioschetti per noleggiare barche e taxi boat.

Nulla di più impattante per l’ambiente, roba che intorbidiva l’acqua e impediva il libero gioco delle correnti. Ma quest’anno qualcosa è cambiato, grazie alla bonifica dalle centinaia di imbarcazioni che lì erano ormeggiate abusivamente.

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Una decisione importante che ha sì che si riattivassero le correnti che naturalmente ripuliscono la baia e che l’acqua antistante si ripopolasse di pesci. Tutta la spiaggia ha infatti risentito positivamente dell’intervento grazie all’eliminazione degli sgradevoli effluvi e residui di nafta che regolarmente invadevano la battigia, si legge nella petizione che ora chiede all’Agenzia del Demanio e all’istituzione Comunale la salvaguardia di questo gioiello storico e naturalistico.

Dal punto di vista economico l’impossibilità di ormeggiare non ha arrecato danno al commercio, come confermano numerose testimonianze raccolte. Voci opposte sono solo strumentalizzazioni volte a tutelare gli interessi economici di una minoranza. Le piccole imprese di noleggio imbarcazioni hanno comunque potuto gestire l’attività in modo più ecosostenibile, consentendo l’avvicinamento alla costa solo mediante l’uso dei remi (questione che andrà meglio regolamentata, anche semplicemente con l’apposizione di una telecamera).

Con qualche probabilità, l’anno prossimo si potrebbe tornare all’ormeggio, il che comporterebbe un danno inestimabile per quello che è uno dei simboli dell’isola del Giglio. Per questo motivo, firmate QUI la petizione!

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