Vuoto a rendere: con l’accordo europeo sugli imballaggi appena firmato torneremo finalmente al deposito cauzionale?

Nei giorni scorsi la presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio su una proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio: saranno vietati dal 2030 alcuni formati di imballaggi in plastica monouso ed è anche prevista l’istituzione di sistemi di deposito cauzionale e restituzione

L’Europa è finalmente sulla via della riduzione dei rifiuti da imballaggio: Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo che sembra andare nella direzione giusta riducendo i rifiuti da imballaggio, resi più sostenibili, vietando molta plastica monouso e, soprattutto, invogliando gli Stati membri a istituire sistemi di deposito cauzionale e restituzione per il raggiugimento di determinati obiettivi. Ma cosa cambia nello specifico?

Per quanto i tassi di riciclaggio siano aumentati nell’Unione europea, la quantità di rifiuti generati dagli imballaggi cresce di fatto più rapidamente della quantità riciclata. Solo negli ultimi 10 anni la quantità di rifiuti di imballaggio è aumentata di circa il 25% e potrebbe aumentare di un ulteriore 19% entro il 2030 in assenza di interventi. Per quanto riguarda i rifiuti di imballaggio di plastica, l’aumento previsto è del 46% entro il 2030.

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Secondo il testo, gli obiettivi variano a seconda del tipo di imballaggio utilizzato dagli operatori: bevande alcoliche e analcoliche (esclusi vino e vini aromatizzati, latte e altre bevande altamente deperibili), imballaggi per il trasporto e la vendita (esclusi gli imballaggi utilizzati per merci pericolose o attrezzature su larga scala e gli imballaggi flessibili a diretto contatto con i prodotti alimentari) e imballaggi multipli.

I divieti previsti dall’accordo europeo sugli imballaggi

Vietati da gennaio 2030 alcuni formati in plastica monouso:

  • per frutta e verdura fresca non trasformata
  • per alimenti e bevande riempiti e consumati nei bar e ristoranti
  • per porzioni individuali (condimenti, salse, panna, zucchero)
  • per prodotti da toilette in miniatura negli hotel
  • la pellicola per sigillare le valigie negli aeroporti
  • vietato l’uso dei forever chemicals (PFAS) negli imballaggi a contatto con gli alimenti

I sistemi di deposito cauzionale e restituzione

I sistemi di deposito cauzionale (attivi in dieci Paesi europei) sono un sistema di raccolta selettiva con cui il consumatore paga una piccola cauzione completamente rimborsabile in aggiunta al prezzo di vendita ordinario di una bevanda. Questa cauzione, o deposito, viene poi riconosciuta interamente al consumatore nel momento in cui si restitusce l’imballaggio vuoto. In sostanza, il consumatore compra il contenuto e prende in prestito l’imballaggio.

In genere, DRS includono:

  • imballaggi in plastica (prevalentemente PET)
  • in metallo (lattine in alluminio)
  • vetro

Come dicevamo, l’accordo europeo sugli imballaggi preede anche l’istituzione dei cosiddetti sistemi di deposito cauzionale e restituzione: in base alle nuove norme, entro il 2029 gli Stati membri devono garantire la raccolta differenziata di almeno il 90% delle bottiglie di plastica monouso e dei contenitori di metallo monouso per bevande all’anno e per conseguire questo obiettivo sono tenuti a istituire sistemi di deposito cauzionale e restituzione per tali formati di imballaggio. Le prescrizioni minime per i sistemi di deposito cauzionale e restituzione non si applicheranno ai sistemi già esistenti prima dell’entrata in vigore del regolamento, se i sistemi in questione raggiungeranno l’obiettivo del 90% entro il 2029.

I colegislatori hanno infine aggiunto un’esenzione dall’obbligo di introdurre un sistema di deposito cauzionale e restituzione per gli Stati membri che raggiungono un tasso di raccolta differenziata superiore all’80% nel 2026 e che presentano un piano di attuazione con una strategia per conseguire l’obiettivo generale di raccolta differenziata del 90%.

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