La Pianura Padana si risveglia imbiancata, ma non è neve “vera” (e nemmeno una buona notizia)

In questi giorni la Pianura Padana si sta svegliando imbiancata dalla neve chimica: ecco perché accade questo preoccupante fenomeno

La Pianura Padana in queste mattine sta assistendo ad un fenomeno molto particolare e anche parecchio preoccupante. Aprendo le finestre la mattina, infatti, sembrerebbe che la notte abbia nevicato ma non è così. Si tratta invece di neve chimica.

Parliamo di un evento causato dalle particelle inquinanti presenti nell’atmosfera. Nonostante non si veda tutti i giorni, non è insolito e solitamente si verifica in condizioni meteorologiche specifiche. La “neve chimica” non è neve reale, ma è generata da particelle inquinanti quali silicati, solfuri, ossido di rame, ioduri di mercurio e piombo.

Queste sostanze agiscono come nuclei di condensazione, favorendo la formazione di cristalli di ghiaccio anche a temperature poco inferiori allo zero. Quando questi cristalli di ghiaccio raggiungono una certa dimensione, cadono verso il suolo, creando l’effetto di una nevicata.

Quali sono le condizioni per cui si forma

Le condizioni favorevoli per la formazione di neve chimica includono un’alta umidità atmosferica, temperature sotto lo zero e una concentrazione significativa di inquinanti. Questo fenomeno è spesso osservato in condizioni anticicloniche, quando mancano perturbazioni atmosferiche ma sono presenti fitte nebbie.

Queste condizioni sono spesso causate da un’alta umidità e dalla mancanza di ventilazione, che può accumulare livelli di smog nei bassi strati atmosferici, soprattutto nelle zone con alta densità industriale come la Pianura Padana.

L’anticiclone persistente sull’Italia ha contribuito a creare le condizioni ideali per la formazione di nebbie nelle regioni settentrionali, portando alla comparsa della neve chimica in alcune località della Pianura Padana, in particolare nella provincia di Ravenna, di Parma e in altri piccoli comuni.

Fortunatamente, la neve chimica cessa di cadere una volta che le particelle inquinanti nell’atmosfera sono esaurite. Anche se questo fenomeno può imbiancare temporaneamente le aree interessate, c’è poco da restare “affascinati” dato che non si tratta di neve naturale e che è associato a condizioni atmosferiche inquinanti che possono avere impatti negativi sulla qualità dell’aria.

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