Sotto i nostri piedi c'è un mondo ricchissimo di biodiversità, che diamo per scontato. Nel suolo vive oltre la metà delle specie esistenti sulla Terra: l'interessante studio che ci ricorda di investire nella sua tutela

@garnazarina/123rf
No, il nostro suolo non è soltanto un mucchio di terra e sassolini, in cui vivono vermi, formiche e altri insetti. È un vero scrigno di biodiversità. Rappresenta, infatti, l’habitat più ricco di specie sul nostro Pianeta. A ricordarcelo è un recente studio portato avanti dai ricercatori dell’Istituto federale svizzero per la ricerca (WSL), dell’Università di Zurigo e dell’istituto di ricerca agricola Agroscope.
Der Boden ist der artenreichste Lebensraum der Erde. Zu diesem Schluss kommt eine Übersichtsstudie eines Schweizer…
Posted by Eidg. Forschungsanstalt WSL on Monday, August 7, 2023
Spesso si parla dell’importante ruolo ricoperto dalle foreste pluviali o le barriere coralline, ma si tende a dimenticare questo sia essenziale il suolo, la cui degradazione è purtroppo in costante aumento. Dal benessere di questo habitat dipende anche il futuro della nostra alimentazione.
I risultati della ricerca, riporati sulla rinomata rivista scientifica PNAS, indicano che due terzi di tutte le specie della Terra si trovano proprio nel suolo. Tale stima è oltre il doppio rispetto alle precedenti valutazioni, che indicavano una percentuale di circa il 25%.
“Dimostriamo che il suolo ospita probabilmente il 59% della vita, dai microbi ai mammiferi, rendendolo l’habitat più ricco di biodiversità sulla Terra” spiegano gli scienziati, sottolineando che la cifra in realtà potrebbe essere ancora più elevata.
Il gruppo con la più alta percentuale di specie nel suolo? I funghi, che rappresentano il 90% del totale. A seguire troviamo, invece, le piante e le loro radici, l’86% di cui vivono nel suolo. Il restante 20% è composto da creature come lombrichi e lumache.
@WSL
Il suolo è pieno di organismi alleati degli alberi e fondamentali per il riciclo dei nutrienti nel suolo e per lo stoccaggio del carbonio.
“Tuttavia, nessuno ha ancora cercato di stimare la diversità degli organismi microscopici come batteri, virus, archèi, funghi e organismi unicellulari” commenta Mark Anthony del WSL, primo autore dello studio.
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L’importanza di proteggere il suolo
Il suolo non è altro che lo strato superiore della crosta terrestre ed è composto da una miscela di acqua, gas, minerali e materia organica. Qui viene coltivato il 95% del cibo del Pianeta, ma non stiamo facendo abbastanza per preservarlo. Anzi, il suolo è minacciato costantemente dall‘abuso di pesticidi, sversamenti di sostanze tossiche e pericolose, la siccità provocata dai cambiamenti climatici e l’erosione.
Il suolo è tutt’altro che passivo. Non possiamo dimenticare che regola regola il ciclo naturale dell’acqua, dell’aria e delle sostanze organiche e minerali. È in grando di filtrare e depurare l’acqua, fungendo da anello fondamentale del flusso energetico e del ciclo dei nutrienti dell’ecosistema terrestre.
Investire adeguatamente nella protezione del suolo significa proteggere anche il nostro futuro.
I suoli sono sottoposti a enormi pressioni, a causa dell’intensificazione dell’agricoltura, dei cambiamenti climatici, delle specie invasive e molto altro – conclude lo scienziato Mark Anthony. – Il nostro studio dimostra che la diversità nei suoli è grande e di conseguenza importante, quindi dovrebbe essere tenuta in maggiore considerazione nella protezione della natura.
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