Greta e altri 15 giovani presentano una denuncia contro 5 paesi. E Trump la deride su Twitter

Al vertice delle Nazioni Unite sul clima, la giovane attivista svedese Greta Thunberg si è di nuovo fatta notare con un discorso molto sentito in cui esprime tutta la sua indignazione. Subito dopo, insieme ad altri 15 ragazzi, ha presentato una denuncia contro 5 paesi, accusati di aver violato i diritti dei bambini non agendo per fermare i cambiamenti climatici. La risposta di Trump? Un tweet in cui la deride!

Al vertice delle Nazioni Unite sul clima, la giovane attivista svedese Greta Thunberg si è di nuovo fatta notare con un discorso molto sentito in cui esprime tutta la sua indignazione. Subito dopo, insieme ad altri 15 ragazzi, ha presentato una denuncia contro 5 paesi, accusati di aver violato i diritti dei bambini non agendo per fermare i cambiamenti climatici. La risposta di Trump? Un tweet in cui la deride!

How dare you?”, il discorso di Greta all’Onu è destinato a far parlare di sé a lungo. La giovane attivista, infatti, visibilmente indignata e con le lacrime agli occhi ha parlato a margine del Summit delle Nazioni Unite sul Clima pronunciando parole molto forti:

“Questo è completamente sbagliato. Non dovrei essere qui. Dovrei tornare a scuola dall’altra parte dell’oceano. Eppure venite da noi giovani per avere speranza. Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, eppure io sono una persona fortunata. Le persone soffrono, le persone stanno morendo e interi ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di una estinzione di massa e tutto quello di cui parlate sono denaro e favole su una crescita economica eterna. Come osate?”

Nel seguente video potete ascoltare il discorso integrale di Greta:

Donald Trump non ha partecipato al meeting ma ha fatto solo una breve “comparsata” proprio durante l’intervento di Greta. Il presidente degli Usa ha poi commentato con un tweet sarcastico e di pessimo gusto.

Di cosa dovrebbe essere esattamente felice Greta visto che, nonostante il suo duro lavoro in favore dell’ambiente, non vede ancora risultati concreti? (escludendo ovviamente il grande seguito popolare e i tanti giovani che l’hanno presa come modello scendendo in campo per salvare il pianeta).

Tranne un’occhiataccia che gli ha lanciato vedendolo passare a pochi metri (una foto che immortala questo momento sta facendo il giro del web), Greta non perde tempo con Trump.

trump-greta-onu

Subito dopo il suo discorso, infatti, ha firmato insieme ad altri 15 giovani (tra gli 8 e i 17 anni provenienti da 12 Paesi), un documento che è concretamente una denuncia contro 5 stati, accusati di non aver fatto nulla per fermare l’emergenza climatica e che di fatto in questo modo stanno violando i diritti dei bambini.

Si tratta di Argentina, Brasile, Francia, Germania e Turchia, tra i maggiori responsabili delle emissioni di CO2 nel mondo. Se la causa dovesse avesse successo, le Nazioni Unite classificherebbero la crisi climatica come una crisi dei diritti dei bambini. E, cosa ancora più importante, costringerebbero i cinque paesi indicati a lavorare con altre nazioni per stabilire obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni, un netto cambiamento rispetto agli attuali sforzi internazionali.

greta-denuncia-5 stati

La causa, presentata a nome dei giovani dallo studio legale internazionale Hausfeld, sostiene che i governi del mondo stanno violando i diritti dei bambini ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia. Chiede quindi di obbligarli ad agire per proteggere i più piccoli dagli impatti devastanti dei cambiamenti climatici.

Vi starete chiedendo come mai non appaiono paesi come Usa e Cina nella denuncia. Ebbene gli Stati Uniti non hanno ratificato la parte del trattato che consente ai bambini di chiedere giustizia per potenziali violazioni mentre la Cina, che attualmente emette più gas a effetto serra rispetto a qualsiasi altro paese nel mondo, non ha nemmeno aderito al trattato.

Per Greta, gli altri ragazzi e tutti noi che abbiamo a cuore il futuro della terra c’è ancora molto da fare!

Leggi anche:

Francesca Biagioli

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook