Presto l’UE potrà ricavare energia elettrica dalle onde del mare: al via il test del nuovo generatore

L'obiettivo a cui tendono gli scienziati è quello di rendere l'Europa indipendente dal punto di vista energetico attraverso l'uso delle risorse energetiche rinnovabili

Ricavare energia elettrica dal moto delle onde: è questo l’ambizioso progetto, coordinato dalla società irlandese OceanEnergy, inserito all’interno del programma europeo Horizon Europe il cui obiettivo è creare soluzioni concrete per affrontare il cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile suggeriti dalle Nazioni Unite.

OceanEnergy ha messo a punto il più grande generatore di energia dalle onde al mondo: l’OE35. Il dispositivo galleggia sulla superficie del mare con una parte inferiore aperta verso l’acqua da cui viene intrappolata l’aria: seguendo il moto delle onde, l’aria viene guidata attraverso una turbina che si muove per generare energia elettrica.

Nel prossimo futuro, il progetto effettuerà un test utilizzando un convertitore di energia OE35 per un periodo di due anni, simulando le condizioni di moto ondoso che si verificano nell’Oceano Atlantico: l’obiettivo è comprendere quanta energia “pulita” possa effettivamente essere prodotta dalle onde oceaniche e quanto questi risultati possano avere un impatto sulla attuale situazione energetica globale.

L’energia delle onde è la risorsa rinnovabile più preziosa e persistente del mondo, ma di questo non ci si è ancora resi pienamente conto – spiega Tony Lewis, Chief Technical Officer di OceanEnergy. – Il progetto dimostrerà che la tecnologia delle onde è su una traiettoria di riduzione dei costi e sarà quindi un trampolino di lancio per una più ampia scalabilità di array commerciali e un’ulteriore industrializzazione. 

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Gli esperti della Commissione Europea confidano che questo progetto possa contribuire in maniera sensibile al raggiungimento dell’obiettivo di 1 GW di energia elettrica prodotta dal moto ondoso entro il 2030. Si spera inoltre che la “svolta oceanica” nel settore delle energie rinnovabili possa offrire parte della soluzione alla crisi energetica che sta fiaccando il continente.

Il progetto è quadriennale e consta di tre fasi. La prima fase, che si è già svolta, ha contemplato l’ideazione e la realizzazione di un dispositivo adatto a resistere in condizioni oceaniche. La seconda fase, che inizierà a brave, prevede invece il test che durerà due anni. La fase conclusiva del progetto, infine, sarà la commercializzazione e diffusione che vede la capitalizzazione e la valorizzazione dei risultati.

L’energia delle onde è ora in una fase su vasta scala e progetti come questo stanno aprendo la strada all’industrializzazione a livello di settore – aggiunge Rémi Gruet, CEO dell’associazione di categoria OceanEnergy Europe.

In quanto progetto di collaborazione UE-Regno Unito, dimostrerà il potenziale dell’energia delle onde di dare un contributo significativo all’obiettivo del Green Deal dell’UE. L’energia del moto ondoso aiuterà ad attenuare i picchi o i cali di produzione dovuti al vento variabile e garantirà l’indipendenza energetica dell’Europa.

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Fonte: Ocean Energy Europe

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