Questo Paese riesce a coprire praticamente tutto il suo fabbisogno energetico con fonti rinnovabili (e non è un’isola)

Come l'Uruguay si è trasformato in un esempio mondiale di transizione energetica sostenibile, superando i pregiudizi e diventando un leader nel campo delle energie rinnovabili

Mentre il mondo si preoccupa sempre di più per l’ambiente, l’Uruguay mostra come si può passare alle energie rinnovabili in modo efficace. In meno di vent’anni, questo piccolo Paese del Sud America ha fatto una grande trasformazione verde, usando molto meno i combustibili fossili e producendo quasi tutta la sua energia elettrica tramite le fonti rinnovabili, arrivando in alcuni anni al 98%.

La storia di questa svolta inizia nei primi anni 2000, quando l’Uruguay affrontava una grave crisi energetica. Il presidente Tabaré Vázquez, in cerca di soluzioni sostenibili, si affidò a Ramón Méndez Galain, un fisico con una lunga esperienza internazionale. Galain, dopo un approfondito studio, concluse che la vera soluzione per il suo Paese non era l’energia nucleare, ma quella eolica.

Il fisico che ha cambiato il destino del Paese

Dopo aver pubblicato un articolo sull’importanza dell’energia eolica, Galain ricevette una proposta inaspettata: diventare Ministro dell’Energia e mettere in pratica le sue teorie. Così, sotto la sua guida, l’Uruguay ha installato numerosi parchi eolici, rinnovando la sua rete elettrica e potenziando la produzione idroelettrica. Il percorso di Galain e dell’Uruguay non è stato privo di ostacoli.  La sfida più grande è stata quella di superare i pregiudizi che circondavano le energie rinnovabili: troppo costose, poco affidabili, pericolose per l’occupazione.

Galain ha lavorato incessantemente per demolire questi stereotipi, convincendo la società dell’efficacia e dell’efficienza delle energie rinnovabili. Oggi, l’Uruguay è un leader mondiale nelle energie rinnovabili. La maggior parte dell’energia prodotta proviene da fonti rinnovabili, e il Paese ha anche iniziato a esportare l’eccesso di energia in Brasile. La prossima tappa di questo viaggio ecologico include la conversione dei mezzi di trasporto pubblico all’elettrico e la promozione di veicoli elettrici nel settore dei taxi e del noleggio con autista.

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Fonte: Kleinman Center for Energy Policy

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