I siti di estrazione dei fossili si trovano anche in più di 3mila aree naturali protette, la mappa che non vorresti mai vedere

Dai parchi delle Montagne Rocciose del Canada alla riserva della biosfera di Marawah, passndo per la nostra meravigliosa Lucania: a livello globale, l'estrazione e l'esplorazione di combustibili fossili avviene in quasi 3mila siti in aree di conservazione

L’estrazione e l’esplorazione di combustibili fossili avviene in 2933 aree protette di tutto il mondo e il Regno Unito ha il maggior numero di siti di estrazione nei luoghi più delicati (509 con la maggior parte nel Mare del Nord).

A dirlo è una nuova interessante analisi della Leave it in the Ground Initiative (Lingo), che crea una vera e propria mappa di zone istituite a difesa della natura e che invece si ritrovano a essere sede di operazioni inquinanti.

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Ognuno di questi siti è un segno di ipocrisia, affermando da un lato che quest’area è degna di protezione e dall’altro, portando l’estrazione di combustibili fossili in quelle stesse aree, ha affermato Alice McGown, esperta di informazioni geografiche presso la Lingo.

mappa siti estrazione

©Lingo

fossili

©Lingo

L’analisi ha anche valutato le potenziali emissioni di CO2 derivanti dalle attività relative ai combustibili fossili nelle aree protette per ciascun Paese, con Cina, Venezuela e Arabia Saudita che figurano tra i primi tre e Regno Unito, Australia, Stati Uniti e Canada tra i primi 12.

Tra le tante, le aree più colpite includono le aree di protezione marina nel Regno Unito, il rifugio nazionale della fauna selvatica artica negli Stati Uniti, i parchi delle Montagne Rocciose del Canada, i laghi Coongie nell’Australia meridionale fino ad arrivare al nostro Parco dell’Appennino Lucano. Anche l’area protetta della steppa naturale cinese di Xilin Gol e il santuario della fauna marina di Jubail in Arabia Saudita contengono attività legate ai combustibili fossili.

Gli Emirati Arabi Uniti presiederanno il vertice annuale sul clima delle Nazioni Unite a novembre e dicembre prossimi e sono anche tra i primi 12 Paesi che hanno intense attività di petrolio e gas, anche nella riserva della biosfera di Marawah, rifugio per dugonghi, tartarughe marine e coralli. Quando e soprattutto in che modo potranno mai cambiare le cose?

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Fonte: Lingo

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