Distrutto impianto solare autofinanziato in un villaggio libanese: pompava acqua e produceva energia per 400 famiglie

Distrutto da un attacco israeliano, il progetto solare di Tair Harfa in Libano: il professore Kassem Ghorayeb rivela i dettagli dell'incidente e le sue conseguenze devastanti sulla comunità locale

Kassem Ghorayeb, professore assistente presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica ed Energia Avanzata dell’Università Americana di Beirut, ha recentemente rivelato a PV-Magazine un grave episodio avvenuto in Libano. Secondo Ghorayeb, l’inizio del mese ha visto un attacco delle forze israeliane contro il progetto solare di Tair Harfa, situato a soli 5 chilometri dal confine con Israele. Oggi, quello che una volta era un sito produttivo è ridotto a un cumulo di detriti metallici.

Nato e cresciuto a Tair Harfa, Ghorayeb aveva sviluppato il concetto di un impianto solare da 100 kW ai confini della città nel 2021, in risposta alle necessità idriche degli abitanti, principalmente agricoltori. L’idea era quella di fornire acqua a costi sostenibili, una necessità divenuta pressante a seguito del collasso governativo del 2019 in Libano, che aveva lasciato molti senza accesso a elettricità stabile e costretti a dipendere da costosi generatori diesel per le loro esigenze idriche.

Ghorayeb e i colleghi del progetto avevano raccolto l’80% dei 130.000 dollari necessari attraverso fondi comunitari, completando il finanziamento grazie al prestito di un imprenditore locale. L’impianto solare, attivato nel settembre 2022, era riuscito ad avere un impatto rivoluzionario sulla vita quotidiana degli abitanti, fornendo acqua per usi domestici e irrigazione a più di 400 famiglie del villaggio. Situato in cima a una collina, l’impianto era composto da 200 pannelli solari da 540 W e operava quotidianamente durante le ore diurne estive.

L’attacco e le sue conseguenze

Secondo quanto riportato da Ghorayeb, lo scorso 3 novembre 2023, le forze israeliane avrebbero distrutto questa centrale solare. Nonostante un anno di lavoro per la costruzione, l’impianto è stato raso al suolo in un istante. PV-Magazine, cercando conferme, ha contattato il dipartimento della stampa israeliano senza ricevere risposte. Si ritiene che l’attacco sia legato agli sforzi israeliani di colpire obiettivi di Hezbollah nelle periferie libanesi. Oltre al danno all’impianto solare, diverse case della comunità sono state distrutte, spingendo alcuni residenti alla fuga, mentre altri, privi di risorse finanziarie, sono rimasti.

Ghorayeb, conscio della difficile situazione a Gaza, ha lanciato una campagna GoFundMe per raccogliere altri 130.000 dollari necessari alla ricostruzione del campo solare. Tuttavia, è preoccupato che l’attuale contesto bellico possa limitare le donazioni. La pioggia recente ha offerto un temporaneo sollievo ai residenti, che possono raccogliere acqua senza dipendere dai costosi generatori diesel, ma la situazione rimane incerta. Ghorayeb teme che la ricostruzione possa richiedere più tempo rispetto alla costruzione iniziale.

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Fonte: PV-Magazine

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