È boom di corsi di sopravvivenza alla crisi climatica: così ci si prepara al futuro (inquietante) che ci aspetta

Inondazioni, terribili ondate di calore, carestie, uragani, fenomeni meteo estremi, disordini sociali. Le conseguenze del cambiamento climatico ormai non sono troppo difficili da immaginare, motivo per cui in molti si stanno preparando fin da ora. Il boom dei corsi di "sopravvivenza climatica", dove si impara come affrontare le conseguenze più terribili, sia in città che nei boschi, ci fa riflettere...

Da tempo gli scienziati provano ad avvertirci sulle conseguenze nefaste della crisi climatica. Di fronte alla catastrofe imminente, tanti preferiscono ignorare i segnali. Negarli. Sminuirli. Ma c’è chi, invece, si sta già preparando seriamente a sopravvivere al possibile futuro inquietante che ci attende. Un futuro in cui saranno sempre più frequenti gli incendi, le carestie e i fenomeni meteorologici estremi, come le alluvioni e gli uragani.

Negli Stati Uniti ultimamente si stanno moltiplicando i corsi di sopravvivenza, in cui si insegna ad affrontare varie sfide nella natura, ad esempio nei boschi o nel deserto (visto che la siccità sta diventando una piaga da non sottovalutare). Si tratta di un vero e proprio boom.

“Stiamo iniziando a notare che le persone stanno diventando meno reattive e più proattive” spiega Shane Hobel, fondatore della Mountain Scout Survival School, scuola di sopravvivenza che sede in una zona rurale di New York.

Cosa si impara ai corsi di sopravvivenza

Le lezioni di Hobel sono incentrate sull’apprendimento delle abilità primitive, che possono sempre tornare utili. Qualche esempio? Imparare a creare un riparo, accendere un fuoco strofinando i bastoncini, andare alla ricerca di cibo nella natura e trovare acqua per non morire di sete.

https://www.facebook.com/mtnscout/posts/pfbid037L96B4kKxfZdYq3oCkyFxQCm9vTc8z3w4NGvj1XDqkK1sErXVXqeWhsMZ4Xnp4dl

Ma non solo. L’istruttore organizza anche dei corsi di preparazione a quelle che definisce le “emergenze urbane”: alle lezioni i partecipanti apprendono come gestire un’evacuazione a seguito di un cataclisma (come un tornado o un grosso incendio), le cose indispensabili da portare nello zaino in caso di fuga e come comunicare in presenza di problemi di rete.

Se nel 2014, quando è stata fondata la scuola, ai corsi partecipavano solo poche persone, spinte più che altro dalla curiosità e desiderose di mettersi alla prova, oggi lo scenario è cambiato. Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio “successo”, spinto dall’ansia climatica che colpisce sempre più.

“Stanno partecipando davvero tutti. Famiglie, mamme single, nonne” chiarisce Shane Hobel.

I diversi corsi (solitamente della durata di un giorno o di un fine settimana) hanno un costo variabile, che vanno dai 100 ai 300 dollari a persona. Fra settembre e ottobre ce ne sono già diversi in programma, fra cui un weekend di sopravvivenza nel deserto e una giornata per imparare ad orientarsi nella natura senza mappe o bussole.

Tutte abilità che, in situazioni estreme, possono fare la differenza tra la vita e la morte.

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Fonti: Yale Climate Connections/Mountain Scout Survival School

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