Chi è la coraggiosa “Greta indiana” che ha fatto irruzione sul palco della COP28 per chiedere la fine delle fossili

La “Greta indiana” ha interrotto la sessione plenaria di alto livello delle Nazioni Unite in segno di protesta spontanea ai colloqui sul clima. Oggi è in prima pagina sul Financial Times

Già la chiamano la “Greta Thunberg dell’India”, ma a 12 anni ha un curriculum da attivista da far invidia a chiunque: è Licypriya Kangujam e in queste ore si sta parlando di lei per aver aver interrotto un discorso ai colloqui delle Nazioni Unite a Dubai. Ma nulla, dopo un po’ l’hanno portata via di peso, ma sotto una pioggia di applausi scroscianti.

In mano un cartello con sopra scritto: “Fine ai combustibili fossili. Salva il nostro pianeta e il nostro futuro” e una serie di frasi urlate a pieni polmoni ai negoziatori presenti. Tutto alla luce di quello che sta emergendo in questi ultimi giorni di negoziati: anche la COP28 sarà un fallimento.

Ne parliamo qui: Cop28, la nuova bozza delude: non c’è una presa di posizione netta sui combustibili fossili

Ecco il video completo della mia protesta di oggi che ha interrotto la sessione plenaria di alto livello delle Nazioni Unite del #COP28UAE – ha poi postato la giovane Kangujam. Mi hanno trattenuto per oltre 30 minuti dopo questa protesta. Il mio unico crimine è chiedere di eliminare gradualmente i combustibili fossili, la principale causa della crisi climatica oggi. Adesso mi hanno cacciato dalla COP28.

Le parole di Licypriya Kangujam

Nel suo breve discorso dal palco di lunedì, ha gridato:

I governi devono lavorare insieme per eliminare gradualmente carbone, petrolio e gas – la principale causa della crisi climatica oggi. La tua azione oggi deciderà il nostro futuro domani. Siamo già vittime del cambiamento climatico.

E ancora:

Non voglio che le generazioni future debbano affrontare nuovamente le stesse conseguenze. Sacrificare la vita di milioni di bambini innocenti per i fallimenti dei nostri leader è inaccettabile ad ogni costo.

Alla fine Majid Al Suwaidi, direttore generale della COP28, avrebbe elogiato Kangujam per la sua passione e il suo coraggio, incoraggiando il pubblico a fare alla giovane attivista per il clima un altro applauso. Ma quanto ci è sembrato falso?

Chi è Licypriya Kangujam

Nata nel 2011, Licypriya Kangujam è una giovanissima attivista climatica di 12 anni dello stato nord-orientale di Manipur. Da sempre ha sentito il dovere di dedicarsi all’attivismo, soprattutto dopo aver partecipato insieme al padre a una conferenza sulle catastrofi organizzata dall’ONU sui disastri in Mongolia nel 2018.

È stato un evento che ha cambiato la mia vita – racconta alla Bbc.

Ad oggi, è la fondatrice di The Child Movement, movimento che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica “per proteggere il pianeta affrontando il cambiamento climatico e i disastri naturali” e ha condotto una campagna in India negli ultimi sei anni per nuove leggi per frenare gli alti livelli di inquinamento e rendere obbligatoria l’alfabetizzazione sul cambiamento climatico nelle scuole.

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