Cop28, la nuova bozza delude: non c’è una presa di posizione netta sui combustibili fossili

La Cop28 ha presentato una nuova bozza di accordo senza includere il termine “phase-out” ovvero "uscita graduale" (dai combustibili fossili), deludendo le aspettative generali. Nonostante la proposta miri a ridurre la produzione e il consumo di fonti fossili entro il 2050, si poteva e doveva fare di più

È stata da poco diffusa dalla presidenza della Cop28 una nuova bozza di accordo che si è ridotta da 27 a 21 pagine, ma questo non sarebbe un problema se non fosse che è stato completamente eliminato il termine “phase-out” di cui tanto si discuteva (ne abbiamo parlato anche noi in un precedente articolo).

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La nuova bozza sostanzialmente punta ad una riduzione della produzione e del consumo di combustibili fossili entro il 2050, in linea con i pareri scientifici e con l’obiettivo di mantere sotto 1,5 gradi  l’aumento della temperatura media globale.

Si astiene però dall’utilizzare il termine “eliminazione graduale” (ma in tempi ragionevoli), “phase-out” appunto, evitando così un linguaggio che avrebbe potuto provocare resistenze da parte di alcuni Paesi.

La decisione è stata accolta con una certa delusione, poiché sembra rendere ancora più difficile una presa di posizione netta contro i combustibili fossili, che è quello che si aspettavano tutti coloro che hanno a cuore il benessere del Pianeta.

Il Guardian fa sapere che la presidenza ha resistito alle forti pressioni di alcuni Paesi che cercavano di indebolire il risultato.  Si è scelto dunque un compromesso che sembra aver soddisfatto la maggioranza dei partecipanti.

Il documento invita ora i Governi a esaminare attentamente il testo, con due incontri chiave previsti per questa sera. La discussione sul testo sarà cruciale per determinare la sua efficacia e attuazione.

Nonostante l’assenza di specifiche riguardanti l’eliminazione o l’eliminazione graduale, il testo affronta direttamente la produzione di combustibili fossili, concentrando l’attenzione su di essa anziché sulle emissioni, un punto ritenuto cruciale per i Paesi interessati all’utilizzo della cattura e dello stoccaggio del carbonio come strategia di mitigazione.

Il panorama internazionale reagirà ora a questa nuova bozza. Resta da vedere come i Governi si muoveranno nei prossimi giorni e quali ulteriori sviluppi emergeranno durante le fasi cruciali di discussione del testo proposto.

La speranza di drastici cambiamenti in tempi più rapidi, però, sembra essere sfumata.

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Fonte: The Guardian

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