L’azienda che premia con 4 giorni di ferie in più all’anno i suoi dipendenti non fumatori

Un’azienda britannica ha deciso di premiare i membri del personale non fumatori con quattro giorni di ferie in più all'anno

Un’azienda britannica ha deciso di premiare i membri del personale non fumatori con quattro giorni di ferie in più all’anno. Si tratta di “restituire qualcosa” a quei  dipendenti che fanno meno pause sul lavoro e scelte più salutari ma è ovviamente anche un incentivo a smettere per tutti gli altri.

L’originale politica aziendale che prevede dei giorni di ferie extra per i non fumatori è stata adottata da una società di selezione del personale nel Regno Unito. Si tratta della KCJ Training & Employment Solutions che, in un post su Facebook, ha dichiarato di essere orgogliosa di aver trovato questo sistema per incentivare il proprio personale a smettere di fumare, contemporaneamente creando un ambiente di lavoro più sano nei propri uffici.

Un ambiente di lavoro sano è un ambiente di lavoro felice“, ha dichiarato l’amministratore delegato Don Bryden in un’intervista. Bryden ha affermato di essere stato ispirato da un articolo di qualche anno fa relativo ad un’azienda giapponese che stava pensando di dare ai dipendenti non fumatori fino a sei giorni di ferie in più all’anno (ne abbiamo parlato anche noi) e voleva far sua quella proposta attuandola nella sua azienda.

Secondo i calcoli approssimativi del CEO, i dipendenti che fanno diverse pause per fumare al giorno, cinque giorni alla settimana, possono potenzialmente utilizzare oltre 16 giorni di lavoro per il loro vizio. La nuova politica va dunque a premiare quei lavoratori che non “perdono tempo”, incentivando anche gli altri a fare scelte più sane.

Bryden ha introdotto la misura nonostante sia lui stesso un fumatore e ha affermato che questa decisione non ha lo scopo di punire i fumatori o di dire che i non fumatori sono migliori di quelli che fumano, ma si tratta di “restituire qualcosa” ai suoi dipendenti.

“Tutto ciò che posso fare per incentivare un posto di lavoro più sano, lo farò”, ha detto, aggiungendo che spera che il suo esempio ispirerà altre aziende a fare altrettanto.

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