“Amante Terra” e non più “Madre Terra”, davvero gli ecosessuali fanno l’amore con il Pianeta?

Armi in braccio e fieri obiettivi: c’è una vera e propria rivoluzione ecosex, quella di persone che si definiscono “ecosessuali” e non nascondono il loro forte amore per un albero (che a volte, effettivamente, è decisamente più vivo e attraente di certi pezzi di legno in carne e ossa…)

C’è l’ecoansia, l’ecomafia e pure l’ecomostro e poi ci sono parole più dolci, melliflue e carezzevoli come “ecosessualità”. Tutte hanno come prefisso quel termine magico che deriva dal greco: la nostra casa, l’ambiente che ci circonda. Il Pianeta.

Se tutto è dunque facilmente intuibile, allora ecosessualità sarà “fare l’amore col Pianeta”? In un certo senso sì e non è un neologismo campato in aria (o forse sì?) e nemmeno un sinonimo del grounding, ossia del decisamente più morigerato e castigato desiderio di camminare a piedi nudi sull’erba.

Leggi anche: Grounding: cos’è e tutti i benefici provati del contatto con la terra a piedi nudi

Sembra esserne esempio la donna che è finita sulle prime pagine di tutti i giornali in questi giorni. Tale Sonja Semyonova, canadese, ha giurato:

Mi sentivo sola fino a quando mi sono innamorata di una quercia. Per lei provo grande erotismo.

O santi lumi, ma serio? Pare di sì. Ma cos’è l’ecosessualità? E da dove nasce? Dal sesso? Innanzitutto, non lasciamoci scoraggiare da questa parola: l’idea di “ecosex” (o sexecology) è semplicemente una struttura piuttosto esuberante per promuovere l’amore per il mondo naturale e per adattare il nostro rapporto con esso. La sua finalità, ossia trattare la natura come un’amante, piuttosto che come una madre, non è di fatto nuova e non è un caso che il classico testo dell’attivista e autrice ambientalista Joanna Macy si annunci con un linguaggio simile: World as Lover, World as Self.

Cos’è l’ecosessualità

Di “ecosessuale” si danno diverse definizioni:

Una persona che trova la natura romantica, sensuale e sexy

Una persona che immagina la Terra come il suo amante

Un termine usato negli appuntamenti che descrive una persona interessata all’ambientalismo

Una strategia di attivista ambientale

In pratica l’ecosessualità è tutto questo e altro ancora.

Il movimento degli “ecosessuali” vero e proprio ha avuto origine dalla collaborazione creativa tra “amanti, artisti e accademici” Annie Sprinkle e Beth Stephens . Nella sua forma attuale, l’ecosex “mira a invogliare le persone a sviluppare una relazione più reciproca, piacevole, sostenibile e meno distruttiva con l’ambiente”. Uno dei modi principali in cui lo fa è “spostando la metafora da ‘Terra come Madre’ a ‘Terra come Amante’ per creare una relazione più reciproca ed empatica con il mondo naturale”: Amante Terra, non Madre Terra.

Secondo il manifesto ufficiale dell’ecosex, scritto dalle pioniere Elizabeth Stephens e Annie Sprinkle,  il termine comprende molti elementi diversi. L’ecosex “mira a invogliare le persone a sviluppare una relazione più reciproca, piacevole, sostenibile e meno distruttiva con l’ambiente”.

Uno dei modi principali in cui lo fa è spostando la metafora da “Terra come Madre” a “Terra come Amante”  per creare una relazione più reciproca ed empatica con il mondo naturale: Amante Terra, non Madre Terra.

Sesso con gli alberi?

Attenzione: l’ecosessualità non è una parafilia, chiariamo. Gli ecosessuali non sono sessualmente eccitati dalle rocce, dai boschi, dalle foreste o dagli alberi Ent del Signore degli Anelli, ma vedono in essi un motivo di comunione con la natura. Gli ecosessuali amano il Pianeta, portando la loro passione all’estremo del desiderio carnale. Diremmo che l’ecosessualità si basa sui principi della difesa della natura per semplificare il più possibile il rapporto con il Pianeta, trovando in esso la sua metà migliore.

Il concetto è: la natura è sensuale e invita al piacere. Facciamolo. In questo modo si impara a rispettarla, ad amarla e anche a difenderla, secondo le basi dell’ecologia. Il movimento, insomma, cerca di creare una simbiosi tra gli esseri umani e la natura.

Ma l’ecosessualità non consiste solo nel “fare sesso” con la Terra: gli ecosessuali possono anche sposarsi con il sole, la luna, la terra o le stelle. In effetti, gli stessi Sprinkle e Stephens si sono sposati con la terra in una cerimonia “Marry The Soil” nel 2014.

Lo scopo di tutto ciò quindi? Tornare alle origini, comprendere che abbiamo un solo Pianeta e che dobbiamo rispettarlo come rispettiamo e amiamo il nostro partner, sprecare le risorse naturali il meno possibile, assumere l’ecologia come una parte fondamentale di noi stessi.

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