Il glifosato causa la leucemia (anche a dosi “sicure”), lo dice lo studio tossicologico più completo mai condotto sull’erbicida

Un recente studio internazionale, coordinato dall'Istituto Ramazzini, ha rivelato che anche a basse dosi erbicidi a base di glifosato causano la leucemia nei primi anni di vita. Una scoperta che solleva preoccupazioni significative in un contesto in cui l'Europa sta per rinnovare l'approvazione dell'uso di glifosato per i prossimi 10 anni

Mentre l’Europa si appresta a rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato per altri 10 anni, continuano ad emergere studi che sottolineano la sua potenziale pericolosità.

Come è ormai noto, l’erbicida più popolare al mondo, è da tempo oggetto di una crescente attenzione e preoccupazione: da una parte c’è chi lo difende ritenendolo sicuro, dall’altra chi evidenzia i rischi, sottolineati più volte da ricerche scientifiche.

L’ultima testimonianza in merito arriva da uno studio tossicologico internazionale, coordinato dall’Istituto Ramazzini di Bologna, che ha fatto emergere risultati inquietanti che riguardano la cancerogenicità di questo erbicida.

La ricerca di cui vi parliamo, condotta purtroppo su animali, si chiama Global Glyphosate Study (GGS) ed è stata presentata alla conferenza scientifica internazionale “Ambiente, lavoro e salute nel 21° secolo: strategie e soluzioni a una crisi globale” tenutasi a Bologna qualche giorno fa.

Il GGS, è un progetto multi-istituzionale che coinvolge scienziati provenienti da Europa, Stati Uniti e Sud America e una serie di istituzioni di alto livello, tra cui la Icahn School of Medicine at Mount Sinai, George Mason University, Università di Bologna, Università di Copenhagen, Boston College, Istituto Superiore di Sanità, Università Federale del Paranà, Università della California Santa Cruz e l’Ospedale di Genova San Martino.

Ma dai primi risultati, già resi noti, cosa è emerso?

Il glifosato e gli erbicidi a base di glifosato causano la leucemia nei ratti, e ciò è particolarmente preoccupante poiché una significativa percentuale di questi decessi è avvenuta nei primi anni di vita degli animali. Un dato che ovviamente solleva interrogativi importanti sulla sicurezza dell’uso continuato di tali sostanze chimiche in agricoltura.

Nello studio a lungo termine, sono state somministrate ai ratti dosi di glifosato e di due formulazioni commerciali di erbicidi a base di glifosato (tra cui il RoundUp BioFlow). Queste somministrazioni sono iniziate dalla fase prenatale e le dosi variavano tra 0,5, 5 e 50 mg/kg di peso corporeo al giorno. Si tratta di dosi che, attualmente, vengono considerate sicure dalle agenzie di regolamentazione. Tali dosi corrispondono alla Dose Giornaliera Accettabile (ADI) definita dall’Unione Europea (UE) e al Livello Senza Effetti Avversi Osservati (NOAEL) stabilito dall’UE per il glifosato.

La scoperta più inquietante di questo studio è che circa la metà dei ratti esposti al glifosato e agli erbicidi a base di glifosato ha sviluppato la leucemia nei primi anni di vita. Al contrario non sono stati registrati casi di leucemia in ratti di meno di un anno di età. Questa divergenza nei risultati sottolinea la necessità di ulteriori ricerche approfondite.

Il GGS è stato definito lo studio tossicologico più completo mai condotto sul glifosato e sugli erbicidi a base di glifosato. Oltre alla cancerogenicità, il GGS ha esaminato anche la neurotossicità, gli effetti multigenerazionali, la tossicità per gli organi, le alterazioni endocrine e la tossicità sullo sviluppo prenatale. Inoltre, numerosi documenti scientifici derivanti da questo studio saranno pubblicati a partire dal 2024 e saranno soggetti a revisione paritaria.

Il coordinatore del Global Glyphosate Study, il dottor Daniele Mandrioli, ha dichiarato che questi risultati sono così rilevanti per la salute pubblica che è stato necessario presentarli prima della pubblicazione completa. Le informazioni complete verranno rese pubbliche e pubblicate in riviste scientifiche nelle prossime settimane.

La scoperta che questi erbicidi possono causare la leucemia nei primi anni di vita è di estrema importanza poiché, come già ricordavamo, l’Europa sta per decidere se rinnovare l’approvazione dell’uso del glifosato per i prossimi 10 anni. Questi risultati sottolineano, ancora una volta, l’importanza di una valutazione completa e imparziale sulla sicurezza del glifosato prima di prendere qualsiasi decisione in merito al suo utilizzo.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: Global Glyphosate Study

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook