La silenziosa agonia dei ghiacciai alpini, tutti con temperature sopra lo zero termico: sulla Marmolada superati i 13 °C a quota 3300 metri

S.O.S per gli iconici ghiacciai alpini: a tutte le quote è stato superato lo zero termico e non è affatto una notizia rassicurante. Così aumenta il rischio valanghe e crolli

I cambiamenti climatici stanno stravolgendo non solo le nostre esistenze e quelle di numerose specie animali e vegetali, ma anche il volto dei nostri paesaggi. Come ha confermato di recente anche la Nasa, lo scorso luglio è stato il più caldo mai registrato dal 1880. A pagare lo scotto del riscaldamento globale sono in particolare i maestosi ghiacciai alpini. Anche le vette più alte stanno soffrendo terribilmente il caldo delle ultime settimane.

I dati che arrivano dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) destano grande preoccupazione: a tutte le quote è stato superato lo zero termico, un importante indicatore che si riferisce al’altitudine alla quale la temperatura nella libera atmosfera è di zero gradi Celsius e che si rivela fondamentale anche per determinare il pericolo di valanghe.

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In questi giorni l’anticiclone africano sta insistendo sulla nostra penisola, facendo schizzare le temperature fino a 40°C in alcune aree.

“I giorni più roventi che prevedono i modelli sono lunedì 21 e martedì 22 agosto con picchi di 38 gradi in alcune città e oltre 7 gradi sopra la media di questa stagione, anche 10 gradi oltre i valori stagionali sulle Alpi occidentali mentre lo zero termico in quota si prevede possa alzarsi fino ai 5mila metri” spiega Claudio Tei, ricercatore e meteorologo del Cnr e del Consorzio Lamma.

Sulla Marmolada, dove la scorsa estate una valanga è costata la vita a 11 persone, sabato 19 agosto la stazione di Punta Penia (Canazei) ha segnato ben 13,3°C a quota 3343 metri: un record, almeno per l’ultimo decennio.

Non va affatto meglio sul Monte Rosa; sempre nella stessa giornata, alla Capanna Margherita – il rifugio più alto d’Europa – il termometro ha sfiorato i 7°C di massima a un’altitudine di 4.554 intorno alle 17.

Questi record potrebbero essere presto superati, visto che l’ondata di caldo africano non ci darà tregua per circa una settimana.

“Per la vera svolta  afferma l’esperto del Cnr bisognerà attendere forse fino a domenica 27 o lunedì 28 agosto, quando per la settimana successiva i modelli indicano un deciso cambio di circolazione con temperature nella norma o leggermente inferiori” avverte Tei.

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Fonti: Ansa/Marmolada Meteo 

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