A Roma hanno messo sotto sequestro oltre 100 alberi

A Roma, negli ultimi mesi, si è verificato un aumento preoccupante delle cadute di alberi in città, con oltre 150 casi segnalati tra luglio e agosto. Insomma, nella Capitale gli alberi sono diventati un pericolo da temere e alcuni esemplari sono stati posti sotto sequestro

È un momento critico per gli alberi della Capitale. Tra luglio e agosto sarebbero circa 150 quelli caduti sul territorio romano, nelle piazze e lungo le strade, comprese quelle del centro storico. E in alcuni casi le conseguenze sono state drammatiche sia per cittadini e turisti che per diverse auto, che sono state pesantemente danneggiate.

Un paio di settimane fa durante un forte temporale due automobilisti sono rimasti feriti fra Casal Palocco e a Castel Fusano, a seguito di incidenti provocati proprio dal cedimento di alberi. A metà agosto, un grosso pino è finito addosso a tre minorenni, che si trovavano in un cortile nel quartiere San Basilio e che sono stati ricoverati in ospedale in codice rosso. Ma gli episodi di questo tipo sono molti di più.

Nella capitale gli alberi sono diventati un pericolo da temere. Alcuni esemplari sono stati posti sotto sequestro, con tanto di cartello, come mostrano alcune foto che circolano sui social:

Gli interventi di manutenzione del verde urbano non sono sufficienti, tanto che la Procura di Roma ha da poco avviato un’indagine per disastro colposo.

Non è la prima volta che questo problema viene sollevato nella città metropolitana. Nel 2021, infatti, era partita un’inchiesta per accertare la responsabilità del crollo degli alberi, quando ad amministrare Roma Capitale era Virginia Raggi.

I pini di Roma minacciati da un pericoloso parassita

A destare particolare preoccupazione sono gli iconici pini della capitale, che da un decennio devono fare i conti con un temuto parassita che li sta decimando, ovvero la cocciniglia tartaruga del pino (il cui nome scientifico è Toumeyella parvicornis), un insetto invasivo originario del Nord America che attacca gli alberi, portando ad una riduzione della fotosintesi e alla perdita degli aghi, fino a provocarne la morte.

I danni provocati dal parassita hanno spinto le autorità ad intevenire optando per gli abbattimenti, contro cui si stanno mobilitando diverse associazioni ambientaliste che chiedono l’istituzione di un Garante in difesa dei pini, formato da esperti botanici e del paesaggio e la ripresa immediata delle endoterapie.

Lo scorso mese, la questione dei pini di Roma è finita persino sulle pagine del New York Times, che le ha dedicato un interessante reportage.

Dal canto suo, l’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, ha voluto specificare che l’amministrazione Gualtieri sta investendo parecchio nella cura del verde pubblico.

Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo raddoppiato gli investimenti sulla cura del verde rispetto agli anni precedenti, ponendo grande attenzione alla cura degli alberi. – spiega – Grazie a queste maggiori risorse abbiamo verificato nel 2022 più di 80.000 alberi e decuplicato il numero degli interventi di potatura, passando dai 6176 del 2020 ai 70.200 alberi potati nel 2022 e su questa grandezza vogliamo tararci annualmente, in modo da garantire un intervento ogni cinque anni su ciascun albero, come richiesto dalle migliori pratiche agronomiche. Oltre a questo, tra il 2022 e 2023 sono stati effettuati circa 48.500 trattamenti sui pini per la cura della toumeyella. Abbiamo dovuto abbattere poco più di 7000 alberi malati o giunte a fine vita, ma anche messo a dimora 13.000 nuovi alberi nel 2022 contro i 202 del 2020.

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