Tai Chi: la ricetta per invecchiare bene

Un'arte marziale cinese, nata come tecnica di combattimento e oggi conosciuta come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva, potrebbe migliorare la salute del cuore degli anziani: è il Tai Chi, o taijiquan, tecnica legata al movimento fisico e a una profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime teorie come quella del Bagua, dell'Yi Jing, ovvero dell'eterna alleanza degli opposti e, più in generale, del Taoismo.

Tai Chi e anziani – Un’arte marziale cinese, nata come tecnica di combattimento e oggi conosciuta come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva, potrebbe migliorare la salute del cuore degli anziani: è il Tai Chi, o taijiquan, tecnica legata al movimento fisico e a una profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime teorie come quella del Bagua, dell’Yi Jing, ovvero dell’eterna alleanza degli opposti e, più in generale, del Taoismo.

La lista delle sue implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più e oggi scopriamo, grazie a uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology e promosso dall’Hong Kong Polytechnic University , che il Tai Chi, che consiste principalmente nell’esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario, è un vero e proprio toccasana per la salute degli anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i segni di indebolimento.

I ricercatori hanno analizzato 69 soggetti anziani, tenendoli sotto osservazione, tra cui 29 praticavano Tai Chi da almeno 3 anni per almeno un’ora e mezza alla settimana . I risultati hanno mostrato che questi soggetti risultavano più in salute in quasi tutte le osservazioni emodinamiche, tra cui la pressione arteriosa, la resistenza vascolare e la pressione del polso. Un miglioramento significativo e’ stato registrato, inoltre, in merito alla conformità delle arterie grandi e piccole (dal 40-44 per cento in più) e alla forza muscolare, in particolare del ginocchio. Insomma, erano più tonici e in salute rispetto a coloro che non lo avevano mai praticato.

William Tsang, principale autore dell’indagine, ha spiegato che “questo è il primo studio che esamina i possibili effetti del Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani Tai Chi con i coetanei non praticanti. Riteniamo che il miglioramento provocato dagli esercizi dipenda dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi. Un ulteriore vantaggio che favorisce l a promozione della disciplina tra gli anziani – ha concluso – è che può essere praticata in qualsiasi momento e ovunque, senza vincoli di apparecchiature o palestre” .

Un’ulteriore conferma, insomma, della validità della “ricetta” che gli antichi cinesi ci hanno tramandato grazie a questa disciplina che agisce sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo, coinvolgendo muscoli, polmoni, cuore e mente.

Roberta Ragni

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