Fotovoltaico: dal MIT arrivano i nuovi pannelli solari 3D

I pannelli fotovoltaici sbarcano nella terza dimensione grazie alle nuove celle solari ideate dai ricercatori del MIT. Esse sono state disposte in modo tale da ottenere una struttura in grado di svilupparsi in verticale, grazie ad un nuovo design in 3D. Si prevede che le nuove celle siano in grado di migliorare in maniera efficace l’attuale efficienza del fotovoltaico, che si è finora basato prevalentemente sull’utilizzo di pannelli bidimensionali.

I pannelli fotovoltaici sbarcano nella terza dimensione grazie alle nuove celle solari ideate dai ricercatori del MIT. Esse sono state disposte in modo tale da ottenere una struttura in grado di svilupparsi in verticale, grazie ad un nuovo design in 3D. Si prevede che le nuove celle siano in grado di migliorare in maniera efficace l’attuale efficienza del fotovoltaico, che si è finora basato prevalentemente sull’utilizzo di pannelli bidimensionali.

Finora la ricerca di settore si era occupata della produzione di celle a basso costo, senza tenere primariamente in conto lo studio di nuove possibilità di miglioramento del posizionamento delle stesse, solitamente destinate ad essere applicate a superfici piatte, come i tetti delle abitazioni, o a strutture in grado di ruotarle in modo che esse risultassero direzionate nella maniera più corretta in base all’angolazione dei raggi solari.

Grazie alle nuove strutture, pare che le celle solari siano in grado di generare energia con efficienza pari al doppio – e ben oltre – rispetto a quanto accade nel caso dei comuni pannelli fotovoltaici a superficie piatta. Le celle solari risultano ora disposte lungo una struttura a torre, che sarebbe in grado di catturare raggi solari provenienti da qualsiasi direzione. Le migliorie più interessanti sono state riscontrate in luoghi del Pianeta situati lontano dall’Equatore,

La resa dei pannelli 3D è risultata ottimale anche in situazioni di cielo nuvoloso o durante i mesi invernali. I risultati ottenuti dagli esperti del MIT sono stati pubblicati tra le pagine della rivista specializzata “Energy and Environmental Science”. La realizzazione delle strutture tridimensionali è stata preceduta dallo studio di algoritmi e configurazioni tramite appositi software informatici, a cui sono seguiti esperimenti di laboratorio. La loro produzione di energia è stata giudicata particolarmente uniforme in tutto il corso dell’anno, senza profonde distinzioni tra le stagioni, anche in caso di nuvolosità o zone d’ombra. Ciò sarebbe possibile grazie alla capacità delle strutture verticali e tridimensionali di catturare i raggi del sole anche nei momenti del giorno e nei periodi dell’anno in cui esso si trova più vicino all’orizzonte.

La prossima sfida degli esperti riguarderà la realizzazione di strutture formate da più torri con celle fotovoltaiche annesse, disposte in modo che le ombre proiettate da ciascuna di esse non vadano ad intaccare la funzionalità e l’efficacia dell’insieme. Ad essa si affiancherà l’intento di produrre su larga scala i pannelli 3D cercando di abbattere il più possibile i costi, in modo tale che la nuova tecnologia diventa maggiormente abbordabile e che la sua diffusione risulti così più rapida.

Marta Albè

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