Moria delle api: il Parlamento Europeo non mette al bando i pesticidi killer

Pesticidi killer. La proposta di abolire per due anni l’impiego di pesticidi neonicotinoidi, dei veri e propri killer in grado di minacciare la sopravvivenza delle api, avanzata da parte della Commissione Europea, non ha ricevuto piena approvazione da parte dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea. Ci troviamo dunque al momento in una fase di stallo.

Moria delle api e Pesticidi killer. La proposta di abolire per due anni l’impiego di pesticidi neonicotinoidi, dei veri e propri killer in grado di minacciare la sopravvivenza delle api, avanzata da parte della Commissione Europea, non ha ricevuto piena approvazione da parte dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea. Ci troviamo, dunque, al momento in una fase di stallo.

L’Italia si è pronunciata a favore del bando, insieme ad altri 12 Stati. Sono 9 in totale i Paesi che si sino dichiarati contrari e 5 gli astenuti nel corso della riunione tenutasi in proposito a Bruxelles lo scorso 15 marzo. Tra i Paesi che hanno deciso di non esprimere la propria opinione vi sono Germania e Gran Bretagna, la cui futura eventuale presa di posizione potrebbe sbloccare la situazione attuale.

Oltre all’Italia, tra i Paesi UE che si sono già espressi come favorevoli al bando di due anni dei pesticidi neonicotinoidi vi sono Francia, Spagna, Olanda e Polonia. Il bando dei neonicotinoidi, anche se temporaneo, permetterebbe di salvare dallo smembramento e dalla morte inevitabile intere colonie di api presenti sul territorio europeo.

La Commissione Europea ha dovuto prendere atto di come una maggioranza qualificata non sia stata al momento raggiunta, ma ciò non dovrebbe significare che la battaglia per la salvezza delle api debba essere considerata persa. Si teme che le lobby dei produttori di pesticidi possano influenzare le future decisioni in proposito. Tra le aziende coinvolte vi sono Bayer e Syngenta. Il bando era da considerarsi rivolto nei confronti di tre pesticidi da esse prodotti, midacloprid, clothianidin e thiamethoxam, che – per quanto riguarda esclusivamente la concia delle sementi – risultano già vietati in Italia.

In Italia il loro divieto di impiego per la concia delle sementi rimarrà effettivo fino a giugno 2013 ed era stato introdotto in precedenza in attesa delle decisioni a livello europeo. La pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi per le api era stata evidenziata da parte dell’EFSA. Alle tre sostanze è infatti stato associato tramite apposite ricerche un elevato rischio acuto, nel momento in cui le api entrino a contatto con esse.

Che cosa accadrà ora? La Commissione Europea potrò decidere di presentare una nuova proposta, oppure di mantenere la proposta attuale, sottoponendola ad un più elevato organo di rappresentanza degli Stati membri. Le evidenze scientifiche riguardanti la pericolosità dei neonicotinoidi sono chiare, la speranza è che l’Italia stessa e la Commissione Europea non si lascino piegare dalla pressione di aziende quali Syngenta e Bayer, così come sottolineato da parte di Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace.

Cosa possiamo fare noi? Continuare a firmare le petizioni al momento in atto er per salvare:

Qui quella su Change.org

Qui quella su Avaaz.org

Marta Albè

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