Allergie d’estate: cosa fare con punture di insetti, meduse e reazioni ai cosmetici

Anche in estate possiamo essere colpiti da qualche allergia. Ecco i consigli degli esperti della Società Italiana Allergologia Asma e Immunologia Clinica

Insetti, meduse e creme di ogni sorta: le allergie con l’estate ci vanno a nozze e soprattutto chi frequenta le località balneari e i soggetti allergici si trovano spesso a combattere con qualche fastidiosa reazione nel pieno dei mesi più caldi.

Così, se le punture di insetti colpiscono ormai un italiano su 5, in forte aumento sono anche le reazioni allergiche alle punture di meduse e alle creme abbronzanti, compresi i cosmetici e i prodotti per capelli.

Per questo motivo, gli specialisti della SIAAIC, Società Italiana Allergologia Asma e Immunologia Clinica, hanno stilato una sorta di vademecum su tutto quello che c’è da fare e da evitare per essere sicuri anche durante le ferie al mare.

Cinque in particolare sono i tipi di allergie che possono scatenarsi all’improvviso nel bel mezzo delle vacanze. Ecco ad uno ad uno cosa fare:

Allergie per le punture di insetti

Api, vespe e calabroni: questi insetti, appartenenti alla famiglia degli Imenotteri, quando pungono iniettano il loro veleno. Nella maggior parte dei casi le punture si risolvono spontaneamente con arrossamento, gonfiore e bruciore locali che possono durare al massimo qualche ora. Nei casi più gravi si può rischiare lo shock anafilattico.

Per evitarle, secondo gli specialisti Siaaic, bastano poche accortezze:

1) evitare di indossare abiti di colore sgargiante o con disegni floreali
2) non fate movimenti bruschi se si è avvicinati da questi insetti
3) non usare cosmetici profumati, lacca per capelli o essenze odorose
4) fornirsi di insetticidi da tenere anche in macchina
5) conservare con cura e ben chiusi i rifiuti domestici ed evitare le aree adibite alla loro raccolta
6) usare cautela quando si lavora all’aperto, in soffitta o sui cornicioni dei tetti
7) quando si cucina o si mangia all’aria aperta non bere drink o bevande dolcificate e non lasciare scoperti alimenti
8) all’aria aperta indossare adeguate protezioni, come scarpe, maniche lunghe, pantaloni e guanti
9) applicare le zanzariere alle finestre di casa
10) far bonificare da personale specializzato eventuali nidi nei pressi della propria abitazione

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Gli attacchi delle meduse

Quella della medusa è una puntura molto dolorosa e fastidiosa, con reazione irritativa e locale. Se siete soggetti allergici avrete bisogno urgentemente di adrenalina, altrimenti state semplicemente calmi, respirate normalmente, uscite dall’acqua e lavate la parte colpita con l’acqua di mare. Non metteteci quella dolce perché favorisce la scarica del veleno e lasciate stare i rimedi naturali come pietre calde e sabbia, perché per annullare le tossine serve una temperatura di 40/50°, mentre ammoniaca e urina potrebbero infiammare ulteriormente. Non grattatevi assolutamente e, se potete, richiedete un gel astringente al cloruro d’alluminio.

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Medusa

Allergie a creme e oli abbronzanti

Piuttosto rare, le reazioni allergiche alle creme solari possono indurre reazioni irritative, sensibilizzazione, fototossicità e fotoallergia, causate da essenze e conservanti contenuti nelle loro formulazioni. Sotto accusa soprattutto componenti come l’acido paraminobenzoico (PABA), un filtro chimico che protegge la pelle dai raggi solari ma non è visibile una volta spalmato; nuovi filtri solari chimici che hanno sostituito il PABA, come benzofenoni e dibenzoilmetano e il metossicinnamato. Poi ancora profumi e aromatizzanti come il balsamo del Perù o il Lyral che è una fragranza sintetica; conservanti (ad esempio: Quaternium 15) emollienti ed emulsionanti.
Inutile dirvi che dovreste sempre leggere l’etichetta e scegliere i prodotti eco e bio che usano i filtri solari fisici in sostituzione dei filtri chimici di sintesi, in modo da proteggere la pelle senza il ricorso a sostanze indesiderate.

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Allergie a cosmetici

Le reazioni cutanee locali a cosmetici interessano circa il 10% delle persone che ne fanno uso. Nella maggior parte dei casi (80%) si tratta di reazioni irritative, ma 2 su 10 sono vere e proprie dermatiti allergiche. Secondo il Prof. Nettis della Società Italiana Allergologia, Asma e Immunologia Clinica non si devono adoperare prodotti che non siano correttamente conservati o che non riportino in etichetta gli ingredienti contenuti. “Preferite prodotti composti da meno di 10 ingredienti (sono meno irritanti e meno allergizzanti)” e ricordatevi che la maggior parte delle sostanze allergizzanti sono proteine naturali. Perciò anche i prodotti “naturali” sono responsabili di reazioni allergiche più spesso rispetto ai prodotti “artificiali”.

Per essere sicuri di poter usare un prodotto, occorre soprattutto prestare molta attenzione a come la nostra pelle reagisce. “Bisogna interrompere subito l’utilizzo del prodotto qualora dovessero insorgere rossore, bruciore, prurito o altri sintomi – spiega Nettis – Per i soggetti allergici è importante conoscere l’elenco delle sostanze sensibilizzanti e fare particolare attenzione agli ingredienti riportati in etichetta, alle loro sigle corrispondenti o ai termini alternativi con cui vengono a volte indicati“.

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Allergie a creme per capelli

È ovvio che tra i cosmetici per la cura dei capelli, la tintura rappresenta il prodotto che più frequentemente si rende responsabile di dermatiti da contatto, ma occorre prestare attenzione anche agli shampoo e perfino ai prodotti a base di erbe.
Gli shampoo possono provocare dermatiti allergiche da contatto se contengono conservanti come la formaldeide e il Quaternium-15. Pericolosa anche la parafenilendiamina, un colorante chimico permanente. Anche se possono sembrare più innocui, occorre fare attenzione anche ai prodotti erboristici, che potrebbero indurre delle reazioni cutanee anche molto importanti, ad esempio nei soggetti sensibili all’hennè, un colorante vegetale per capelli e tatuaggi.

Germana Carillo

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