F35: oggi la Camera vota la mozione per dire stop all’acquisto

Nella seduta della Camera di oggi, 25 giugno 2013, verranno discusse due mozioni sul programma di acquisto dei cacciabombardieri F35. Oltre alla mozione di M5S e SEL verrà discussa anche una mozione di Fratelli d'Italia, con primi firmatari Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, di segno diametralmente opposto, in cui si chiede al Governo di confermare il programma di acquisto dei cacciabombardieri.

Comprare un aereo con funzioni d’attacco, capace di trasportare ordigni nucleari. È quello che intende fare l’Italia, spendendo preziose risorse potrebbero essere utilizzate per molte altre cause, con il suo programma di acquisto dei cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter.

Nella seduta della Camera di oggi, 25 giugno 2013, verranno discusse due mozioni sul programma di acquisto dei cacciabombardieri F35. Oltre alla mozione di M5S e SEL verrà discussa anche una mozione di Fratelli d’Italia, con primi firmatari Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, di segno diametralmente opposto, in cui si chiede al Governo di confermare il programma di acquisto dei cacciabombardieri.

A questo proposito, l’appello di don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, Umberto Veronesi, Chiara Ingrao, Cecilia Strada, Savino Pezzotta, Roberto Saviano, Riccardo Iacona, Gad Lerner apre una nuova campagna di pressione sui parlamentari, coordinata dalla Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della pace, per chiedere al nostro Parlamento una scelta di responsabilità.

“Ci troviamo di fronte ad un passo importante per far sentire con forza ai nostri Deputati come sia davvero necessario che il Parlamento riprenda in carico questo tema” afferma Francesco Vignarca coordinatore di Rete Italiana per il Disarmo. Se è vero infatti che è oggi il Governo, a seguito di tutti i passaggi di autorizzazione previsti dalla legge, a poter decidere autonomamente sull’acquisto dei caccia F-35, è anche vero che la situazione è molto cambiata dal 2009, data dell’ultima votazione parlamentare a riguardo.

“Va poi detto che da più parti (anche da chi non vuole subito una cancellazione del programma, e perfino dallo stesso nuovo Ministro della Difesa) si è sottolineata la necessità di avere sugli F-35 una franca e piena discussione in Parlamento conclude Vignarca. Nel testo dell’appello si sottolinea come la scelta di continuare ad acquisire i cacciabombardieri con capacità nucleare sia “incomprensibile” vista l’attuale mancanza di risorse “per il lavoro, la scuola, la salute e la giustizia sociale”. Ora il Parlamento ha un’ottima occasione per riavvicinarsi a un’ampia parte della popolazione, che è sicuramente contraria agli F-35.

Il costo di acquisto dei 90 caccia previsti si attesterà su 14 miliardi di euro mentre il costo “di vita” dell’intero programma supererà i 50 miliardi di euro. Chi pensa che possano essere destinati ad altro, può aderire al meccanismo di pressione popolare sui Deputati in vista della discussione cliccando qui.

E se volte farvi qualche amara risata, seguite su Twitter l’hashtag #chiediloaboccia, nato dopo un tweet di Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, in cui scambierebbe i caccia con un elicottero:

chiediloboccia

Roberta Ragni

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