Nascono i caschi verdi per tutelare i patrimoni Unesco. Costa: ‘Siamo i primi al mondo’

Un gruppo di 22 esperti di varie materie forniranno supporto nelle aree protette e nei territori italiani riconosciuti patrimonio Unesco.

Geologi, biologi, architetti, fisici tutti al servizio dei posti più belli d’Italia. Si tratta di un gruppo di 22 esperti in varie materie che forniranno supporto nelle aree protette e nei territori italiani riconosciuti in ambito internazionale, con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare i siti Unesco.

Sono i Caschi verdi, una vera e propria task force ambientale che rappresenta la prima esperienza del genere nel mondo.

Frutto di un protocollo di collaborazione sottoscritto con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), i Caschi verdi inizialmente andranno a soddisfare le richieste di supporto di 7 soggetti gestori:

  • 4 Riserve MAB (Man and the Biosphere): Tepilora, Rio Posada e Montalbo; Cilento, Vallo di Diano, Alburni; Sila; Collina Po
  • 2 Patrimoni mondiali : Etna; Sito di Elea Velia; Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni
  • 1 Geoparco, quello dell’Adamello Brenta

Il supporto riguarderà la definizione di piani di gestione, attività di salvaguardia e valorizzazione, di comunicazione ed educazione ambientale.

E non solo: “Presteremo i nostri caschi verdi anche a tutti quei Paesi, soprattutto quelli più in difficoltà, come quelli dell’Africa Centrale, della fascia subsahariana del Sahel, le piccole isole del Pacifico e alcuni Paesi asiatici, che già ce li hanno chiesti. Noi pagheremo tutte le spese perché l’intento è di salvaguardare la natura, in Italia e nel mondo. Siamo i primi al mondo a farlo”, commenta il ministro Sergio Costa.

https://www.facebook.com/SergioCostaMinistroAmbiente/posts/784453905398324

Ho fortemente voluto l’inserimento all’interno del Dl Clima, che così entra finalmente nel vivo, della figura dei Caschi verdi per l’Ambienteha concluso Costa – consapevole della necessità dei nostri siti di avere più tutele, e di valorizzare maggiormente il nostro patrimonio naturale”.

Dal Castel del Monte alle Cinque Terre, dalla Val di Noto alle Dolomiti, l’Italia è il Paese con il maggior numero di Patrimoni Unesco. L’etichetta di “patrimonio mondiale” nacque nel 1972, quando l’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura adottò la Convenzione per proteggere i siti di “eccezionale valore universale” designati oggi in base a 10 criteri – culturali e naturali – perché possano rientrare nella cosiddetta World Heritage List.

Qui noi abbiamo ben 55 siti patrimonio dell’umanità, veri e propri tesori tra natura e cultura da tenerci stretti e tutelare nel migliore dei modi. I Caschi verdi faranno in modo che questo obiettivo non venga mai perso di vista.

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