Lungomare di #Napoli plastic free! Vietati i prodotti di plastica monouso

Anche sul lungomare di Napoli, per ora in via sperimentale, si vieteranno stoviglie, posate e cannucce non biodegradabili e non compostabili.

Anche il Lungomare di Napoli si appresta a diventare plastic-free! Da maggio, infatti, e per tutto il periodo estivo, sarà in atto una fase sperimentale nell’area a ridosso del mare del capoluogo partenopeo per contrastare l’aumento dei rifiuti in plastica.

Il divieto è rivolto soprattutto agli esercizi commerciali, ai pubblici esercizi, ai laboratori di produzione artigianale di alimenti, ai lidi e ai circoli nautici. In caso di inosservanza, è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.

Così, dopo che appena ieri il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la nuova legge che vieta l’uso di articoli in plastica monouso (piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati saranno vietati entro il 2021), anche Napoli si veste di green e lo fa da uno dei luoghi più frequentati dalla movida e dai turisti stranieri.

Un’ordinanza, quella del sindaco De Magistris, che segue le stesse iniziative del Parco Nazionale del Cilento e di quello del Vesuvio, dell’isola di Ischia ma anche di Porto Cesareo, in Puglia, dove dal 1° giugno saranno bandite anche le sigarette e i mozziconi fino a 10 metri dalla battigia e dove è già vietato l’uso di contenitori e stoviglie monouso in plastica non biodegradabili su tutto il territorio.

Lungomare di Napoli plastic-free

Lo stop alla plastica e ai rifiuti galleggianti arriva con un’ordinanza firmata dal primo cittadino Luigi De Magistris che dispone, per il tratto di lungomare della Città di Napoli compreso “tra le strade che costeggiano la linea di costa, anche per i terreni elevati sul mare, dalla località La Pietra alla località Pietrarsa”, di non utilizzare, fornire e commerciare contenitori, stoviglie, posate, cannucce e ogni altro manufatto monouso ad uso alimentare in plastica non biodegradabile e non compostabile.

Si tratta di un divieto con applicazione sperimentale ed è rivolto in prima applicazione agli esercizi commerciali, ai pubblici esercizi, ai laboratori di produzione artigianale di alimenti autorizzati alla vendita per asporto, agli operatori del commercio su aree pubbliche, sia in sede fissa sia in forma itinerante, incluse le attività di catering del settore alimentare e agli esercenti delle attività balneari, quali lidi e circoli nautici.

Il divieto partirà dal 1° maggio e durerà fino al 30 settembre 2019. Tutti potranno usare le scorte dei materiali non biodegradabili e non compostabili solo entro e non oltre il 30 aprile. In caso di inosservanza, sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

Dalle Isole Tremiti a Lampedusa e a Pollica, aumentano sulle nostre coste le misure per contrastare l’inquinamento dei mari. Avanti tutta!

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Germana Carillo

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