Montecristo, in 48 ore sold out di prenotazioni: come mai è così richiesta l’isola più selvaggia dell’Arcipelago Toscano?

Solo per determinati periodi dell’anno l’isola di Montecristo, nell’arcipelago Toscano, è aperta al pubblico. Le date disponibili per il 2024 sono state già tutte prenotate: meno di 2mila persone riusciranno a visitare questa splendida perla del Mar Tirreno

Uno scrigno di biodiversità tale per cui la sua fruizione è sempre stata contingentata e nel rispetto di specifiche regole di comportamento: le date per visitare l’isola di Montecristo del 2024 sono andate già sold out in due giorni, ma come mai è così richiesta?

perché è un posto meraviglioso, tra cielo e terra, nel cuore del Mar Tirreno. Quarta isola per grandezza dell’Arcipelago Toscano, Montecristo è la più lontana dalla costa continentale, da cui dista poco più di 60 chilometri. Oggi è disabitata e priva di ogni servizio, un insieme prezioso di elementi che la rendono un presidio fondamentale di tutela della biodiversità di tutto l’arcipelago, ben lontana dalle più turistiche Elba e Giglio.

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Motivo per cui la sua fruizione è sempre stata sottoposta a numero chiuso (l’accesso è rigidamente regolamentato a terra e a mare) e al rispetto di specifiche regole di comportamento, come il divieto di balneazione, l’accesso negato agli animali domestici e il divieto di prelevare specie vegetali.
I periodi in cui è possibile visitare l’isola di Montecristo sono compresi tra il 1° marzo e il 15 aprile e tra il 15 maggio e il 31 ottobre, con esclusione del periodo 16 aprile – 14 maggio per motivi di tutela dell’avifauna migratoria.

Montecristo, scrigno delle meraviglie

Riconosciuta Riserva Naturale Statale e Riserva Naturale Biogenetica diplomata dal Consiglio d’Europa nel 1988, l’Isola di Montecristo è presidiata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica ed è inserita nel perimetro sia del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, sia della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” nell’ambito del Programma MAB dell’UNESCO, e nel Santuario Internazionale per la protezione dei Mammiferi Marini Pelagos.

L’isola deve il suo nome a quello medievale “Monte Christi”, dovuto alla presenza del Monastero di San Mamiliano, e fu un fiorente centro monastico fino al XVI secolo. Fu poi a lungo abbandonata, fino al 1814, quando Napoleone Bonaparte vi insediò un presidio militare. Nel 1852, uno scozzese – tale George Watson Taylor – acquistò l’isola per 50mila lire, creando magnifici giardini terrazzati e importando specie esotiche. Ciò gli valse il soprannome di “Conte di Montecristo”, ma cadde subito in disgrazia a causa di alcuni facinorosi che devastarono l’isola. Nel 1869 lo Stato Italiano avrebbe riacquistato Montecristo per insediarvi una colonia penale agricola, dal 1874 al 1884. Nel 1896, invece, l’isola fu meta del viaggio di nozze tra il principe Vittorio Emanuele ed Elena del Montenegro: pochi anni più tardi sarebbe diventata riserva di caccia esclusiva dei Savoia.

Ma è a Dumas che l’isola deve la sua consacrazione: nel 1844, Alexandre Dumas dava inizio al suo celeberrimo “Il Conte di Montecristo”, raccontando del leggendario tesoro dei monaci di San Mamiliano, che all’epoca si riteneva fosse nascosto sull’isola.

Oggi, quindi, accedere a Montecristo è consentito a poche persone ogni anno. Le prenotazioni vanno fatte sempre tramite procedura online e secondo un calendario di date già definite QUI.

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