Frontier: volontari nei progetti internazionali di conservazione ambientale

Sono sempre stato animato da un sogno: lavorare un giorno nel mondo dell'educazione internazionale e delle Nazioni Unite. Proprio questo sogno mi ha spinto alla ricerca di esperienze che potessero avvicinarmi alla sua realizzazione, attraverso l'acquisizione di qualifiche necessarie per far parte del mondo internazionale. E' in questo modo che ho scoperto Frontier.

Sono sempre stato animato da un sogno: lavorare un giorno nel mondo dell’educazione internazionale e delle Nazioni Unite. Proprio questo sogno mi ha spinto alla ricerca di esperienze che potessero avvicinarmi alla sua realizzazione, attraverso l’acquisizione di qualifiche necessarie per far parte del mondo internazionale. È in questo modo che ho scoperto Frontier.

L’associazione inglese Frontier e’ un’organizzazione non-governativa, senza scopo di lucro, che ha oltre vent’anni di esperienza nel mondo della conservazione e dello sviluppo ambientale. Motore di Frontier è il desiderio di cambiare il mondo in meglio, impegnandosi attivamente e a –politicamente in progetti di aiuto alle popolazioni più bisognose.

Questa ONG si rivolge in particolare ai giovani studenti animati dal desiderio di lavorare con lo scopo di ridurre gli effetti dannosi dell’uomo sulla terra. Per far questo Frontier ha attivato oltre 300 progetti in tutto il mondo (dall’America latina al Sud-est asiatico). Questi progetti, svolti in collaborazione con le comunita’ locali, sono incentrati sulla gestione, lo sviluppo e la salvaguardia delle risorse natuarli. Gli interessati possono prendere parte al progetto avendo cosi’ la possibilita’ di coniugare un’importante esperienza di viaggio, quale e’ quella in un paese del terzo mondo, con un’esperienza altamente formativa, educativa e qualificante.

L’offerta e’ amplia e variegata: dall’insegnamento ai bambini come agli adulti; allo sviluppo delle comunita’ locali tramite la costruzione di scuole e case, fino al volontariato in ambito medico e al tirocinio in aree quali il giornalismo, la radio-televisione, la veterinaria. Inoltre, uno degli aspetti più affascinanti di questi progetti e’ che ogni programma permette di acquisire importanti qualifiche – dai riconoscimenti nel campo della conservazione ambientale, al certificato PADI, fino a ottenere il primo grado del corso di guida nei parchi naturali del Sud Africa e della Namibia. Si tratta insomma di requisiti utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Tuttavia l’aspetto in assoluto più affascinante risiede nell’essenza dell’esperienza, in cio’ che globalmente portiamo a casa con noi, nel nostro mondo quotidiano, a seguito del viaggio. Il valore aggiunto consiste nella crescita che permette ai partecipanti. In particolare, nell’apertura mentale di cui fa dono, nell’acquisizione di un modo di pensare non solo internazionale, ma anche e soprattutto globale. Queste esperienze aprono al mondo della conservazione non tramite lo studio teorico o ideale, ma tramite l’esperienza pratica, capace di cambiare a fondo la persona, per mezzo di una reale comprensione. In sostanza, esse costituiscono un primo importante passo verso la concreta modificazione dell’approcio al problema della conservazione ambientale. L’efficacia dell’esperienza educativa e’ amplificata inoltre dal fatto che Frontier coinvolge un pubblico particolarmente giovane (seppure non solo), garantendo quindi un futuro più “verde” all’ambiente.

Per approfondire quanto detto consiglio vivamente di visitare il sito dell’associazione e magari di lasciarsi ispirare da uno dei programmi che ne compongono la vastissima offerta, cosi’ da poter sperimentare cio’ di cui parlo.

Italo Marzotto

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