Smart city, l’esempio di Rotterdam città resiliente

La città di Rotterdam si prepara ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici con interventi da vera smart city

La città portuale di Rotterdam, situata sulle rive del fiume Maas,con una popolazione totale di 615,000 abitanti, è sede del più grande porto internazionale d’Europa. Il 90% della città è costruita sotto il livello del mare e quindi a rischio alluvione. Attraverso vari programmi, tra cui il Rotterdam Climate Initiative, la città punta a diventare sempre più smart, fissando obbiettivi ambiziosi, adottando un programma per diventare la capitale mondiale con il più basso indice di emissioni di CO2.

Attualmente la città ha una della più alte percentuali di emissione pro capite del mondo,circa 29,8 tonnellate. Il RCI prevede che, attraverso la collaborazione di governo, organizzazioni, imprese, centri di conoscenza e cittadini, entro il 2025 vengano ridotte del 50% le emissioni inquinanti. Il punto centrale per raggiungere questi obiettivi è quello di fare in modo di adattare la città ai cambiamenti climatici in atto, così da creare anche una nuova spinta all’economia della città. Cinque sono le iniziative principali per raggiungere questi obiettivi, tutte incentrate sul concetto della resilienza:

  • le case galleggianti;
  • le piazze d’acqua;
  • sistemi potenziati di raccolta delle acque;
  • i tetti verdi;
  • il porto sostenibile.

Le case galleggianti

Per far fronte con l’aumento del livello del mare, Rotterdam prevede di costruire quartieri urbani galleggianti. Per mostrare come questo potrebbe funzionare, il Rotterdam Climate Initiative ha commissionato il “padiglione galleggiante”. Le tre cupole trasparenti interconnesse sono facilmente posizionabili, realizzate con una speciale plastica 100 volte più leggera del vetro, sono energeticamente autosufficienti grazie all’energia solare utilizzata per riscaldamento e rinfrescamento.

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Le piazze d’acqua

L’acqua nella città Rotterdam è un elemento onnipresente, ha contribuito sicuramente alla sua prosperità ma la contempo può essere una minaccia, soprattutto in previsione dei previsti aumenti della piovosità dovuti ai cambiamenti climatici. Per questo la pianificazione urbanistica ha studiato la realizzazione di un sistema di “piazze d’acqua” come soluzione per trattenere l’acqua in eccesso e diminuire la pressione sul sistema fognario. Finita l’emergenza l’acqua piovana in eccesso può essere convogliata verso il mare.

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Sistemi potenziati di raccolta delle acque

Il cambiamento dell’intensità delle piogge porta con se conseguenze anche sul piano della siccità.Per questo la sfida è quella di saper ovviare agli inconvenienti dovuti ai fenomeni di allagamento e a quelli di periodi prolungati di siccità. Per fare questo a Rotterdam stanno studiano un sistema olistico di stoccaggio e raccolta delle acque piovane attraverso i tetti e altre superfici impermeabili, che vengono poi pulite ed immagazzinate a seconda delle necessità, così da avere una riserva pronta in caso di lunghi periodi senza pioggia.

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Tetti verdi

Attualmente Rotterdam ha circa 100.000 metri quadrati di tetti verdi, la città prevede di coprire 160.000 metri quadrati entro la fine del 2014. L’amministrazione ha pensato ad un programma di incentivi economici per stimolare i cittadini ad aderire all’iniziativa. Il sistema di tetti verdi, oltre ad aumentare l’assorbimento di CO2 è importante anche per l’assorbimento dell’acqua piovana in eccesso. Molti edifici pubblici in città hanno già il tetto verde tra cui l’Archivio Comunale, la Biblioteca Centrale, la sede di Unilever Nederland, l’Ospedale Maasstad, Ospedale Pediatrico di Sophia.

Porto sostenibile

Per raggiungere l’obbiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio della metà rispetto al 1990 entro il 2025, la città prevede di assegnare 80 ettari di terreno intorno al porto ad aziende che producono energia attraverso fonti rinnovabili. Attualmente solo 10 aziende presenti nel porto utilizzano energie rinnovabili a fronte di 45 aziende chimiche, cinque raffinerie di petrolio e diverse centrali elettriche. Un’altra proposta prevede l’utilizzo di nuovi contenitori per i trasporti navali, che consentano di ottimizzare lo spazio e quindi diminuire il numero di viaggi.

 

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