WhatsApp, dall’11 aprile si cambia: tutte le novità per la principale app di messaggistica

Dall’11 aprile si potranno ricevere messaggi dalle altre applicazioni e potranno accedere a WhatsApp anche i ragazzi di 13 anni

WhatsApp si sta preparando a implementare importanti cambiamenti per adeguarsi alle nuove normative dell’Unione europea riguardanti le Big Tech, il Digital Market Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA). Questi aggiornamenti influenzeranno significativamente l’esperienza degli utenti europei sull’app di messaggistica.

Una delle principali novità che entrerà in vigore dall’11 aprile riguarda la possibilità per gli utenti di ricevere messaggi provenienti da altre applicazioni, inclusi i concorrenti Telegram e Signal. Questo cambiamento è in linea con il principio di “interoperabilità” stabilito dal DMA, che promuove lo scambio di messaggi e contenuti tra utenti di diverse piattaforme di messaggistica.

Tuttavia l’attivazione di questa funzionalità potrebbe richiedere del tempo, poiché Meta, la società madre di WhatsApp, richiede che le altre app supportino determinati requisiti di sicurezza prima che questa opzione diventi disponibile per gli utenti. Il processo di implementazione potrebbe richiedere fino a tre mesi.

Scende a 13 anni l’età minima per usare WhatsApp

Un’altra modifica importante riguarda l’età minima per l’utilizzo di WhatsApp, che sarà abbassata da 16 a 13 anni. Questo cambiamento consentirà a un numero maggiore di giovani di accedere alla piattaforma di messaggistica, sebbene sollevi anche preoccupazioni riguardo alla protezione dei minori online e alla gestione della loro privacy.

Inoltre WhatsApp si impegnerà a gestire i dati degli utenti europei nel quadro del “Eu-Us Data Privacy Framework”, un accordo volto a regolare il trasferimento di informazioni personali tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. Questo accordo, entrato in vigore lo scorso luglio, mira a garantire che i dati personali degli utenti europei siano adeguatamente protetti e trattati in conformità con le leggi sulla privacy europee.

L’aggiornamento non prevede la condivisione aggiuntiva di dati personali e WhatsApp nella nota informativa ha sottolineato che le conversazioni e le chiamate nell’app rimarranno protette dalla crittografia end-to-end. Nessuno, dunque, nemmeno WhatsApp, potrà leggerne o ascoltarne il contenuto.

Cambiamenti che sono ormai inevitabili per stare al passo con le modifiche del panorama normativo in perenne evoluzione per le aziende che operano in Europa e dunque anche per altri colossi delle big tech tra cui Apple e Amazon.

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