Incredibile ma vero: Facebook pagherà un maxi risarcimento agli utenti attivi tra il 2007 e il 2022 come risultato della class action contro il colosso per il caso Cambridge Analytica. Ma, purtroppo per noi, solo negli Stati Uniti

©Shutterstock/Wachiwit
725 milioni di dollari (circa 660 milioni di euro) per chi ha usato Facebook tra il 2007 e il 2022: questo il risultato della class action contro il colosso americano per il caso Cambridge Analytica, ove il social network è stato accusato di aver fornito dati personali ad app di terze parti. Il maxi risarcimento, però, è riservato agli utenti USA.
Nel 2018 Cambridge Analytica, società che lavora ufficialmente nel campo della consulenza politica, è stata accusata di violare la privacy di un numero imprecisato (comunque molto alto) di utenti, prelevando dati personali senza nessun permesso, spesso tramite i più disparati test o giochi online direttamente su Facebook.
Le denunce iniziarono a finire su importanti quotidiani come The New York Times e The Observer, con alcuni ex dipendenti che accusavano l’azienda di aver collezionato dati da 87 milioni di utenti. E fu abbastanza chiaro che Facebook non ne era del tutto estranea.
È stato raggiunto un accordo tra Facebook, Inc., ora noto come Meta Platforms, Inc., e i querelanti della class action presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California – si legge su una pagina gestita dal social network – […] Sei incluso nell’accordo se eri un utente di Facebook negli Stati Uniti tra il 24 maggio 2007 e il 22 dicembre 2022 inclusi
Facebook continua a negare di aver violato la legge, ma ha comunque deciso di pagare i soldi, che potranno essere versati compilando un modulo online entro il 25 agosto di quest’anno.
Ma nulla di fatto per noi e per molti altri Paesi che usano Facebook perché il maxi risarcimento vale solo per gli utenti USA.
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Fonte: Facebook
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