Dal 2019 smartphone vietati nelle scuole della Val d’Aosta

Via i cellulari alle aule scolastiche. La Val d'Aosta usa la linea dura. Ieri il Consiglio regionale ha approvato una mozione per vietare gli smartphone da tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado

Via i cellulari alle aule scolastiche. La Val d’Aosta usa la linea dura. Ieri il Consiglio regionale ha approvato una mozione per vietare gli smartphone da tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Un’abitudine purtroppo molto diffusa, non solo in Val d’Aosta. I bambini già in tenera età hanno il proprio cellulare da cui difficilmente si separano. In alcuni casi una vera e propria dipendenza, che si cerca di controllare almeno nelle aule scolastiche.

Presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle ed emendata su proposta dell’Assessore all’istruzione, l’iniziativa di bandire gli smartphone dalle scuole ha messo d’accordo tutti visto ed è stata approvata all’unanimità dai consiglieri regionali valdostani. Essa è volta

“ad impegnare l’Assessore Paolo Sammaritani a sollecitare e, ove possibile, impegnare i dirigenti scolastici affinché inseriscano, dal mese di settembre 2019, nei regolamenti di tutte scuole secondarie di primo e secondo grado (qualora non ancora presente) il divieto di utilizzare lo smartphone in classe durante le ore di lezione“.

Con un’eccezione: l’utilizzo esclusivamente a fini didattici, così come accade in altri paesi del mondo, dalla Germania al Regno Unito, e in alcune città italiane.

Perché il divieto?

Secondo l’autrice della mozione, Maria Luisa Russo

“Il cellulare permette di essere ‘altrove’, nel cyberspazio, ma a scuola i ragazzi devono essere mentalmente in classe per apprendere tramite le relazione reale con gli insegnanti e i compagni. Secondo un sondaggio nel 2018 uno studente su due usa lo smartphone in classe, senza l’autorizzazione del professore, per scopi personali, cioè per chattare, consultare i social, giocare e svolgere i compiti in classe”.

Il divieto entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico. Che ne pensate?

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Francesca Mancuso

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