Fotovoltaico: come funzionano i pannelli solari pluviali che producono energia dalla pioggia

Svolta rivoluzionaria: realizzati dei pannelli pluviali in grado di generare energia dalle gocce di pioggia sui tetti

In una potenziale svolta rivoluzionaria nel campo della raccolta di energia, è emerso un nuovo metodo per catturare, immagazzinare e sfruttare l’energia elettrica prodotta dalle gocce di pioggia. Questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo di pannelli pluviali in grado di generare energia dai tetti.

Finora, i tentativi di generare energia dalla pioggia hanno incontrato ostacoli tecnici insormontabili, ma i ricercatori che hanno sviluppato questa innovazione sostengono di aver trovato una soluzione che renderebbe i pannelli pluviali altrettanto popolari, se non più, dei pannelli solari. Gli ingegneri hanno da tempo considerato la possibilità di sfruttare l’energia generata dalla pioggia, una tecnologia già utilizzata nelle dighe idroelettriche e nei sistemi di raccolta dell’energia delle onde, dove il movimento dell’acqua genera elettricità.

Il problema principale era la quantità insignificante di energia generata da ogni singola goccia di pioggia, in quanto i nanogeneratori triboelettrici (TENG) consentivano di raccogliere elettricità dalle gocce. Un approccio simile a quello usato nei pannelli solari per combinare singole celle e ottenere una maggiore potenza non ha portato ai risultati sperati, poiché il fenomeno della “capacità di accoppiamento” tra gli elettrodi delle celle impediva la raccolta efficace dell’energia.

Tuttavia, i ricercatori hanno presentato una soluzione che sembra superare il problema della capacità di accoppiamento e potrebbe rendere i pannelli pluviali con accumulo di energia una realtà pratica, proponendo l’uso di “generatori di array a ponte“, in grado di separare le celle in modo da ridurre l’effetto della capacità.

Un nuovo approccio per la raccolta di energia

Pannelli solari di pioggia

©iEnergy

I risultati di questa ricerca, pubblicati sulla rivista iEnergy, sembrano promettenti e offrono un nuovo approccio nell’organizzazione delle singole celle in un array in serie, consentendo la raccolta e l’immagazzinamento dell’energia per utilizzi pratici. Nel dettaglio, la ricerca spiega quanto segue:

Quando una goccia di pioggia cade sulla superficie del pannello, nota come superficie FEP, la goccia si carica positivamente mentre la superficie FEP si carica negativamente. La quantità di carica generata è inizialmente piccola e tende a dissiparsi nel tempo, causando una perdita di energia. Ma l’introduzione dei generatori a ponte ha permesso di superare questo problema.

Concludendo, il team di ricerca si concentra sul design ottimale per rendere i pannelli pluviali un’alternativa pratica o un’integrazione complementare ai pannelli solari. Zong Li, professore presso la Tsinghua Shenzhen International Graduate School e uno degli autori di questa innovativa scoperta, ha commentato la scoperta con le seguenti parole:

I risultati di questo studio forniranno uno schema fattibile per la raccolta di energia dalle gocce di pioggia su larga scala.

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Fonte: iEnergy

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