Abbiamo appena scoperto delle “perle di vetro” sulla Luna: potrebbero contenere tonnellate d’acqua

Sulla superficie lunare sono stati raccolti campioni di perle di vetro con abbondanti quantità d'acqua nel corso di una missione spaziale. Lo rivela un nuovo studio scientifico da poco pubblicato. La scoperta potrebbe aiutare di molto gli astronauti nel corso delle future missioni

Sono piccoli serbatoi d’acqua quelli appena scoperti sulla superficie della Luna? Potrebbe essere proprio così perché i campioni di suolo prelevati sulla superficie lunare indicherebbero la presenza di quantità rilevanti racchiuse in “sfere di vetro”. A darne notizia un nuovo studio scientifico pubblicato di recente sulla rivista Nature Geoscience.

Nel corso della missione Chang’e-5, organizzata dalla Cina a fine 2020 per portare sulla Terra prelievi lunari, sono state identificate e raccolte 117 perle contenenti acqua. Queste prendono il nome di tectiti o microtectiti e sono delle sferule che si creano a seguito dell’impatto dei meteoriti sulla crosta lunare a ipervelocità e si distribuiscono in tutto il paesaggio.

Gli scienziati hanno proposto uno scenario per comprendere più a fondo il “ciclo dell’acqua” sulla Luna. È possibile che l’acqua si formi quando l’ossigeno contenuto nei suoli lunari, e quindi anche nelle sfere, reagisce con gli ioni di idrogeno del vento solare secondo le ipotesi degli esperti.

studio luna

@Nature Geoscience

L’acqua viene poi rapidamente accumulata e immagazzinata in queste perle, ma può essere rilasciata riscaldandole. Delle 117 sfere di vetro 32 hanno colpito gli studiosi per l’abbondante presenza di acqua.

Se vogliamo estrarre l’acqua dalle perle di vetro per la futura esplorazione lunare, prima le raccogliamo, poi le facciamo bollire in un forno e raffreddiamo il vapore acqueo rilasciato. Infine, otterremo dell’acqua liquida in una bottiglia, ha affermato Sen Hu, coautore dello studio.

La scoperta avrà importanti implicazioni per il futuro delle prossime missioni nello Spazio e gli obiettivi posti dalle agenzie spaziali, che intendono realizzare basi sulla Luna. Già nell’ottobre del 2020 l’osservatorio aeromobile SOFIA della NASA aveva confermato la presenza di acqua nelle regioni ombreggiate dei poli lunari. Ve ne potrebbe essere molta di più, tonnellate forse, e le sferule ne sarebbero la prova.

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Fonte: Nature Geoscience

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