Scoperto un cippo confinario del II secolo d.C. tra i monti dell’Appennino ligure

Sul Monte Ramaceto, Liguria, è stato scoperto un antico cippo confinario di epoca romana. Non è il primo rinvenuto in zona. Il reperto è stato trasferito presso il Museo di archeologia di Sestri Levante, dove verrà restaurato

Nuova interessante scoperta sull’Appennino ligure, dove sul Monte Ramaceto è stato individuato un cippo confinario in pietra arenaria di epoca romana. È il secondo rinvenuto nell’area dopo quasi 10 anni dal primo cippo scoperto nel 2015.

A segnalare questo reperto di 2000 anni fa un gruppo di escursionisti nell’alta Val Fontanabuona lo scorso settembre. Di recente, dopo sopralluoghi e indagini, il cippo romano è stato prelevato con cura tramite elicottero.

Le operazioni sono state coordinate dalla Sovraintendenza di Genova e La Spezia, che ha diffuso la notizia da poco. Gli archeologi, guidati sulla cima del monte dagli escursionisti che hanno scoperto il cippo, hanno confermato l’autenticità del ritrovamento.

Secondo gli studiosi, il cippo confinario risale al II secolo d.C. ed è una rarissima testimonianza di documento epigrafico del passato con iscrizioni su entrambi i lati.

Questo elemento segnava il confine tra il latifondo di proprietà dell’Impero Romano e il municipio di Genova. Lo testimoniano le iscrizioni, che riportano Caesaris n(ostri) ossia ” di proprietà del nostro Cesare” e il PMG presente sull’altro lato. Quest’ultimo potrebbe significare P(ublici) M(unicipii) G(enuesium), facendo quindi riferimento alla proprietà del municipio di Genova.

Il cippo confinario è stato trasferito al Museo archeologico e della Città di Sestri Levante, dove verrà sottoposto a interventi di restauro.

Una volta conclusi, l’antica pietra farà parte del nuovo allestimento del polo museale con sede nel Palazzo Fascie. Qui è esposto anche il primissimo cippo confinario proveniente dal Monte Ramaceto.

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Fonte: Roberto Boiardi/Facebook

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