Straordinario! Strada preistorica di 7000 anni fa scoperta nei fondali del Mar Mediterraneo

Sorpresa! Sotto strati di fango marino, al largo dell'Adriatico, un gruppo di archeologi hanno scoperto una strada la cui costruzione risale alla Preistoria. E le sorprese potrebbero non essere finite qui

I nostri fondali marini custodiscono tesori inestimabili e sconosciuti. Uno di questi è stato riportato di recente alla luce nell’Adriatico, al largo della costa croata. Nel corso di esplorazioni subacquee, un team di ricercatori guidati dall’Università di Zara ha rinvenuto una strada preistorica, risalente a circa 7000 anni fa. Una scoperta emozionante che ha lasciato stupefatti gli stessi archeologi.

Il sospetto che lì sotto ci fosse qualcosa di sensazionale è iniziato con una foto satellitare. Osservandola gli esperti hanno notato un’anomalia e hanno deciso di indagare più a fondo. Così hanno trovato quell’antichissima via – larga circa 4 metri – che era rimasta sepolta per secoli sotto il fango marino.

Le emozionati immagini del ritrovamento sono state divulgate sui social dall’Università di Zara e adesso stanno incuriosendo appassionati di archeologia e non. Ma a cosa serviva quel percorso? La strada, realizzata con lastre in pietra, collegava l’isola di Corzula  – appartenente alla Dalmazia – con l’insediamento neolitico (oggi sommerso) di Soline. 

L’intero insediamento risale al 4.900 a.C. circa. – spiegano i ricercatori, che hanno effettuato le analisi usando il metodo del radiocarbonio per la datazione –Le persone camminava su questa via di comunicazione quasi 7.000 anni fa.

Ma le sorprese in quest’area non finiscono qui. Contemporaneamente gli archeologi hanno portato avanti delle indagini anche dall’altra parte dell’isola di Corzula, intorno alla baia di Gradina. In questo tratto è stato individuato un altro insediamento sommerso, ad una profondità di circa 4-5 metri, che ricorda molto quello di Soline.

La prima ispezione ha già portato alla scoperta di interessanti reperti neolitici: lame, asce fatte in pietra e altri manufatti. Adesso ulteriori esplorazioni potrebbero restituire altri tasselli della preistoria.

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Fonte: Università di Zara 

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