Rinvenuta una tomba di 3200 anni fa e alcune cappelle funerarie nella necropoli egiziana di Saqqara

Nella gigantesca necropoli di Saqqara, in Egitto, una campagna di scavi internazionali ha portato alla luce una tomba di 3200 anni fa. Nel complesso funerario era stato sepolto un uomo di nome Paneshy da Menfi

Nel vasto complesso della necropoli di Saqqara, in Egitto, a 30 km a sud de Il Cairo, un nuovo luogo di sepoltura è stato scoperto da pochissimo in una spedizione archeologica portata avanti dal Museo Egizio di Torino e Museo Nazionale di Antichità di Leiden.

Gli archeologi dei due poli museali assieme al team di esperti del Ministero delle Antichità Egiziane hanno individuato una tomba di di 3200 anni fa. È quella di Panehsy, un amministratore del tempio del dio Amon.

La tomba risale al primo periodo Ramesside e ricorda la struttura di un santuario. Presenta un ingresso monumentale, una corte con portico colonnato e un pozzo attraverso il quale è possibile accedere alle camere sepolcrali ipogee.

Sul lato ovest della corte sono state rinvenute tre cappelle funerarie mentre il lato sud confina con il complesso funerario di Maya, alto funzionario responsabile del tesoro del faraone Tutankhamun.

La tomba appena portata alla luce ha forma rettangolare e misura 13,4 metri per 8,2 metri. La parte superiore conserva ancora i muri di mattoni crudi decorati con colori e figure che ritraggono Paneshy, sua moglie Baia che cantava in onore di Amon, sacerdoti e altri seguaci volti a distribuire offerte alla divinità egizia.

Tra le scene più suggestive ve n’è una dove Paneshy è intento ad adorare la dea Hathor, che compare nella sua tipica rappresentazione con corna e orecchie bovine. Nell’area orientale dello scavo sono state ritrovate anche altre quattro cappelle funerarie di dimensioni più piccole delle precedenti.

Una di queste apparteneva a un uomo di nome Yuyu, il cui compito era la produzione di lamine d’oro nel tesoro del faraone. L’artigiano è stato raffigurato assieme alle sue quattro generazioni. In uno degli splendidi dipinti si vede il corteo funebre di Yuyu. Ogni singolo momento è stato impresso in quei tratti, dal rituale dell’apertura della bocca del defunto Yuyu alla barca del dio di Saqqara, Soqar.

Lo scavo a Saqqara, iniziato nel 1975 dal Egypt Exploration Society e dal Museo Nazionale delle Antichità di Leiden, è finalizzato alla ricontestualizzatine archeologica di monumenti, rilievi e statue, giunti nelle collezioni
europee nel XIX secolo. Nel 2015 il Museo Egizio è diventato partner della missione. L’archeologia oggi mira a ricostruire la biografia di questi oggetti, perché si possa meglio comprendere la storia economica e sociale dell’antico Egitto.

Il ritrovamento della cappella di Yuyu ne è l’esempio plastico, in questo gli stipiti di porta provenienti da questo monumento e conservati oggi al Musée de Picardie ad Amiens possono essere finalmente compresi e contestualizzati, ha dichiarato il Direttore del Museo Egizio, Christian Greco.

La recente scoperta fornisce nuovi interessantissimi dettagli sulla storia, sullo sviluppo di Saqqara, necropoli della capitale dell’antico Egitto Menfi, e sui personaggi legati a questo pullulante centro. Paneshy era uno di questi. Per quanto il nome fosse abbastanza comune all’epoca, la scelta di aggiungere a questo l’indicazione “da Menfi” rafforza la volontà del responsabile dedicato al tempio di Amon di sottolineare il legame con questa città.

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Fonte: Museo Egizio – Ministry of Tourism and Antiquities وزارة السياحة والآثار / Facebook

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