Dolmen di Menga, perché è una delle più grandi imprese di ingegneria del Neolitico

Una scoperta sorprendente rivela l’ingegneria neolitica dietro il dolmen di Menga, una delle più grandi tombe megalitiche d’Europa, fatta con pietre enormi e delicate, trasportate con legno e corda, e allineate con le montagne per creare giochi di luce

Come hanno costruito il dolmen di Menga? Un gruppo di esperti di diverse discipline e università spagnole ha scoperto la sorprendente ingegneria neolitica dietro una delle più grandi tombe megalitiche d’Europa. Il loro studio, pubblicato su Scientific Reports, racconta come hanno usato una tecnologia innovativa per studiare il tipo di pietra usato per costruire l’antichissimo monumento funebre e per capire come hanno fatto i nostri antenati a usare il legno e la corda per realizzarlo.

Il dolmen di Menga è una tomba che si trova vicino a Antequera, a Malaga, in Spagna. Risale a circa 5.700 anni fa ed è una delle costruzioni megalitiche più grandi d’Europa. È stata realizzata sulla cima di una collina usando pietre enormi, alcune delle quali pesano più di 100 tonnellate. In questa nuova ricerca, il gruppo di studiosi ha analizzato da vicino il tipo di pietra usato per fare la tomba, da dove veniva e come è stata trasportata.

Dolmen di Menga

©Scientific Reports (2023)

Le analisi

Per conoscere meglio il tipo di pietra, il gruppo di studiosi ha usato dei metodi di analisi petrografica e stratigrafica, che hanno rivelato che le pietre erano soprattutto calcareniti, un tipo di roccia sedimentaria formata da granelli. Oggi, queste pietre sono chiamate pietre morbide perché si rompono facilmente. Secondo gli studiosi, un tipo di pietra così delicato sarebbe stato complicato da portare senza rovinarlo, il che fa pensare a un’ingegneria molto avanzata, come specificato dagli stessi studiosi:

Muovere e mettere al posto giusto pietre così grandi avrebbe richiesto una grande organizzazione e una grande ingegneria, soprattutto per la pietra di copertura che, come dice il nome, è stata messa sopra la camera per farne il tetto. Questa ha un peso di circa 150 tonnellate. Mettere al posto giusto pietre così grandi avrebbe richiesto l’uso di impalcature e corde. Inoltre, avrebbero avuto bisogno di strade lisce per il trasporto.

Il gruppo di ricercatori ha confermato che la tomba è stata realizzata in modo da “guardare” in una direzione precisa. La sua posizione si allinea con le montagne vicine in modo da creare dei giochi di luce complicati dentro la camera. Gli scienziati hanno anche scoperto che i primi ingegneri avevano trovato un modo per posizionare le pietre ai lati della camera funeraria in modo collegato per far scorrere l’acqua come metodo per evitare l’erosione.

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Fonte: Scientific Reports

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