Tappi a vite al posto del sughero: così cambia anche il packaging del vino in nome della sostenibilità

Come è cambiato il mondo del vino in un'ottica di sostenibilità? Il packaging è la risposta, con soluzioni più attente al Pianeta utilizzate sempre più per vini di ottima qualità

Tappi in sughero, silicone e altri materiali plastici addio? Non proprio, ma anche il mondo del vino risponde alle esigenze del mercato in materia di sostenibilità ambientale, prestando più attenzione in fase produttiva a favore di scelte più ecologiche. 

Se il sughero è un biglietto da visita per un vino di prestigio e il suo affinamento, lo sta diventando sempre più anche il tappo a vite, una proposta nuova su cui stanno investendo tantissime aziende.

Comunissimo in Paesi quali, ad esempio, Germania e Australia, il tappo a vite è un compromesso eccellente per l’ambiente e per il settore. Questa intrigante alternativa sta prendendo piede anche per vini di grande qualità.

I dati parlano chiaro. Secondo Euromonitor, la chiusura a vite delle bottiglie di vino costituisce circa il 40% del segmento di mercato dei tappi a livello globale. Anche molti esperti la reputano superiore.

Per quanto possa essere considerato poco estetico, il tappo a vite non solo consente di scongiurare l’odore di tappo e altri difetti del vino, ma non richiede capsule e rivestimenti esterni. Un ottimo punto di partenza per un packaging più sostenibile.

C’è poi la bottiglia, il recipiente in cui il vino è conservato e messo in vendita. Scure e spesse per proteggere i vini dall’azione della luce per i vini che devono riposare a lungo in bottiglia; chiare, trasparenti o incolore per vini da gustare subito.

Le bottiglie di vino, fatta eccezione per vini in tetrapak e bag in box, sono di vetro. Anche il vetro è impattante, ha dei costi per ogni impresa. Pian piano, diverse realtà vitivinicole stanno optando per bottiglie più leggere. Del 43% per la Tenuta Le Mandorlaie in Toscana. Meno impiego di risorse, meno inquinamento.

La sostenibilità e il rispetto per la natura non partono unicamente dal lavoro in vigna. Nel caso del vino, è un impegno da portare avanti in tutte le fase produttive. E, malgrado le resistenze, lo si sta facendo.

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