Gli scienziati hanno finalmente capito perché il vino rosso provoca mal di testa (e non dipende dal tannino)

Il vino rosso può essere la causa di mal di testa intensi e immediati: questo è il risultato di una recente ricerca che ha analizzato i composti presenti in alcuni vini per capire se vi è una correlazione di causa ed effetto.

Sai perché il vino rosso provoca mal di testa? Per il filosofo greco Celso il vino era la risposta a infiniti disturbi, dalla stanchezza e febbre alla tosse e alla stitichezza. Ma, nonostante i suoi convenienti poteri curativi, l’uva poteva provocare strani mal di testa.

Il mal di testa da vino rosso è un malessere diverso da quelli da sbornia che si manifestano la mattina dopo o la sera prima. Invece di iniziare dopo una lunga sessione, possono iniziare 30 minuti dopo aver bevuto solo uno o due bicchierini.

Ora, i ricercatori ritengono di aver scoperto il motivo per cui il vino, in particolare il vino rosso, causa mal di testa così rapidi. Quando il fegato scompone un particolare ingrediente, produce una sostanza che ha gli stessi effetti di un farmaco usato per far sentire malissimo gli alcolisti che bevono.

Lo studio

In un articolo su Scientific Reports, i ricercatori statunitensi hanno affermato di essersi concentrati sui flavonoidi fenolici, composti che derivano dai semi e dalla buccia dell’uva e che contribuiscono al colore, al gusto e alla sensazione in bocca del vino rosso.

I livelli di flavonoidi possono essere 10 volte più alti nei vini rossi rispetto ai bianchi, rendendoli i primi candidati a causare mal di testa immediati.

Quando le persone bevono vino, l’alcol viene metabolizzato in acetato in due passaggi. Il primo converte l’alcol sotto forma di etanolo in acetaldeide. Il secondo trasforma l’acetaldeide in acetato. Enzimi specifici nel fegato orchestrano ciascuno di questi processi.

I ricercatori hanno eseguito test di laboratorio su più di una dozzina di composti presenti nel vino rosso. Uno si è distinto. Un flavonolo chiamato quercetina, presente quasi esclusivamente nel vino rosso, viene trasformato nell’organismo in diverse sostanze. Uno di questi, la quercetina glucuronide, si è rivelato particolarmente efficace nel bloccare l’enzima che converte l’acetaldeide in acetato.

Questa potrebbe essere la chiave per risolvere il mistero. Con la soppressione dell’enzima cruciale, l’acetaldeide tossica si accumula nel flusso sanguigno, ritengono gli scienziati. Ad alti livelli, questo provoca mal di testa, nausea, rossore al viso e sudorazione.

Secondo i ricercatori, quando le persone sensibili bevono vino rosso con quantità anche modeste di quercetina, possono sviluppare mal di testa, soprattutto se sono inclini all’emicrania. Perché alcuni siano più colpiti di altri non è chiaro: i loro enzimi potrebbero essere più facili da bloccare, o potrebbero semplicemente essere più suscettibili all’acetaldeide tossica.

Il team ora spera di testare la teoria con uno studio clinico sugli effetti che inducono mal di testa dei vini rossi con diversi livelli di quercetina. I risultati potrebbero aiutare le persone a evitare il mal di testa da vino rosso in futuro.

Sarà potenzialmente molto utile per le persone che bevono vino rosso poter scegliere vini che hanno meno probabilità di causare mal di testa. Inoltre, i produttori di vino potrebbero utilizzare i nostri risultati per ridurre la quercetina nei loro vini.

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Fonte: Nature

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