Sintomi demenza: questo cambiamento nei capelli avviene nel 70% dei pazienti con Alzheimer

Una diagnosi precoce di demenza può prolungare la qualità della vita. Uno studio ci indica di prestare attenzione ai cambiamenti nei capelli che possono verificarsi nelle fasi iniziali della malattia.

Al giorno d’oggi non esistono farmaci in grado di rallentare la progressione dell’Alzheimer e per questo una corretta diagnosi precoce può prolungare la qualità della vita di chi ne è affetto.

Infatti, grazie ai progressi della scienza le diagnosi di demenza sono triplicate di anno in anno, garantendo ai soggetti i tempi per le giuste cure.

Prestare attenzione a quei semplici sintomi che ne indicano la comparsa è dunque fondamentale, tra questi i cambiamenti nei capelli e nella pelle sarebbero segnali premonitori soprattutto nelle fasi iniziali della malattia da non sottovalutare.

Ha spiegarlo è uno studio, secondo cui lesioni cutanee, soprattutto nei capelli e nelle unghie, sarebbero associate alla demenza e potrebbero essere segnali fondamentali per una diagnosi precoce.

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Demenza e cambiamenti nei capelli e nella pelle

Ancora oggi è poco chiara la patogenesi della demenza e sono stati identificati molti fattori di rischio. Tra tutti i sottotipi di demenza, il morbo di Alzheimer è il più comune, rappresentando il 43,5% di tutti i casi.

Lo studio sopra citato mira ad analizzare la relazione tra Alzheimer e diversi tipi di malattie della pelle e fornire suggerimenti basati su queste associazioni, che possono dare a dermatologi e neurologi una nuova prospettiva sulla relazione tra malattia di Alzheimer e malattie della pelle.

È stato evidenziato come il declino cognitivo sia spesso accompagnato da lesioni cutanee come piaghe (ferite della pelle dovute ad una pressione prolungata), ma anche escoriazioni, micosi e le ferite post-traumatiche dovute al disturbo dell’andatura. Tali lesioni si verificherebbero prevalentemente nei capelli e nelle unghie.

In particolare, è stata rilevata una correlazione tra malattia di Alzheimer e mutazioni in alcuni specifici geni, le quali porterebbero a effetti collaterali cutanei come:

  • eruzioni cutanee,
  • cambiamenti del colore dei capelli
  • aumento dei rischi di cancro della pelle

La ricerca ha, inoltre, rilevato che il 70% dei campioni di capelli di pazienti con malattia di Alzheimer era caratterizzato da:

  • capelli che non crescevano più
  • capelli che si rompevano facilmente

Di conseguenza, i capelli assumevano spesso un aspetto grossolano e non omogeneo.

Fonte: PubMed 

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